Magia 2.0. pontecorvese accusata di spillare soldi
in rete: denunciata

Magia 2.0. pontecorvese accusata di spillare soldi in rete: denunciata
di Vincenzo Caramadre
Mercoledì 24 Febbraio 2021, 09:28
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Fatture e malocchi per risolvere i problemi d’amore, ma era solo una truffa. Con quest’accusa la Guardia di Finanza di Cassino ha denunciato a piede libero una trentenne di Pontecorvo, sedicente maga, la quale è accusata di aver spillato 8 mila euro a un uomo per risolvergli i problemi sentimentali.

La magia 2.0, sulla quale hanno messo le mani i finanzieri del gruppo di Cassino, diretti dal tenente colonnello Salvatore Rapuano, si compone di profili social e di ricariche postepay, ben lontana dai riti di matrice medievale con porzioni fumanti e spilli malefici.

La vicenda ha avuto inizio a metà dello scorso anno, quando, un uomo, residente in un piccolo paese della media Valle del Liri, individua la trentenne pontecorvese come la persone giusta per risolvere i suoi problemi legati alla sfera sentimentale. A quanto pare si era lasciato con la sua compagna per una questione di malocchio e lei  avrebbero dovuto aiutarlo a riconquistare la sua donna.

Una sorta di purificazione delle anime per vivere felici e contenti.

Ben presto, però, l’uomo ha capito che le risoluzioni prospettate con l’intervento della magia non gli procurato altro che ammanchi di soldi.

Quei riti anti malocchio l’uomo gli avrebbe pagati a caro prezzo con ricariche postpay che, in pochi mesi, sono arrivate a ben 8 mila euro. Per questo si è rivolto ai finanzieri del Gruppo di Cassino i quali, sotto il coordinamento del sostituto procuratore Valentina Maisto, hanno avviato specifici accertamenti.

Da qui sarebbe stato scoperto il presunto giro di affari che la presunta maga intratteneva con coloro i quali le manifestavano i loro problemi e lei.

L’analisi dei conti riconducibili alla donna, infatti, ha fatto emergere diverse transazioni, con bonifici da 100 euro, 200 euro ma anche 500, a seguito delle quali la donna avrebbe dovuto far sparire problemi amorosi ma anche di salute.

Gli uomini del Colonnello Alessandro Gallozzi e del Tenente colonnello Rapuano hanno anche circoscritto il metodo che sarebbe stato utilizzato.

Qui entra in gioco la tecnologia applica alla magia, i social anche in questo settore avrebbero preso il sopravvento.

La sedicente maga, secondo le accuse della fiamme gialle, prima analizzava i profili social di quelle che sarebbero diventate le vittime, carpendo le informazioni utili, come problemi di salute e di amore, e poi entrava in azione, offrendo la soluzione.

“Le testimonianze raccolte - è stato spiegato dalle fiamme gialle -  raccontano storie di fragilità e debolezza delle quali persone senza scrupoli sono pronte ad approfittarsi, come nel caso di una ragazza che aveva bisogno di sbloccare la sua situazione sentimentale e che, nonostante le rassicurazioni nella sedicente maga, non otteneva risultati. Il fenomeno è un’odiosa pratica che consente, peraltro, di ottenere ingenti guadagni attraverso lo sfruttamento dello stato di sofferenza psicologica delle persone più vulnerabili”.

Ora la trentenne di Pontecorvo dovrà spiegare tutto alla magistratura, davanti alla quale dovrà rispondere del reato di truffa.

Gli accertamenti, nel frattempo, proseguono. A tal proposito c’è stato un appello della Guardia di Finanza: “Siamo sempre in prima linea, vicino a chi ha bisogno per fornire il proprio aiuto nelle situazioni critiche nelle quali siamo chiamati ad intervenire”.

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