Manca l'infermiera, stop ai vaccini. Problemi per i bambini che iniziano la scuola

Manca l'infermiera, stop ai vaccini. Problemi per i bambini che iniziano la scuola
di Roberta Pugliesi
Mercoledì 24 Agosto 2022, 08:14
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 Problemi al centro vaccinale della Casa della Salute di Ponte Melfa, ad Atina. Da giorni il dottor Mauro Capranica - specialista in igiene e medicina preventiva - sta telefonando a decine di genitori per comunicare che temporaneamente non si possono effettuare i vaccini obbligatori prenotati. Manca infatti una infermiera e non è possibile effettuare la procedura di somministrazione senza un'assistente. Nel migliore dei casi, il vaccino viene spostato presso il centro vaccinale di Sora. Il che non incoraggia visto che anche presso il distretto C di via Piemonte, in molti lamentano file interminabili, tensione alle stelle e ritardi. A qualcuno, invece, è stato posticipato a metà settembre. Altri, invece, alla prima vaccinazione non sono stati raggiunti telefonicamente per mancanza del numero di cellulare.
Il medico si è premurato anche di affiggere un cartello presso la struttura sanitaria di Ponte Melfa, comunicando il disguido, cartello che a qualcuno però è sfuggito e per questo a lui anche l'ingrato compito di spiegare il problema e di rimandare a casa bimbi e genitori infuriati. Emergono diversi problemi: intanto la carenza di personale nel periodo estivo che si ripercuote sull'utenza ancora una volta. Alla vigilia dell'apertura del nuovo anno scolastico, posticipare i vaccini per qualcuno può essere un problema. In alcuni casi, come per i piccoli del territorio gravitante su Atina - e quindi i bimbi di Ponte Melfa, Alvito, Casalvieri, Casalattico, Broccostella, iscritti ad esempio presso l'Istituto comprensivo di Alvito - sono state recapitate nella cassetta postale delle lettere in cui si comunica che in caso di mancato libretto vaccinale in regola i bimbi non saranno ammessi alle lezioni.


 
A fronte di tali disservizi e problemi per le famiglie che ora dovranno gestirsi per effettuare i vaccini obbligatori in altri punti o dopo l'avvio delle lezioni, emerge però il grande senso del dovere del dottor Capranica che è andato ben oltre le sue competenze. Da due settimane, dopo aver stilato un elenco, sta provvedendo a contattare uno ad uno i genitori cercando di trovare una soluzione per venire incontro alle famiglie, dando appuntamenti, spiegazioni, incassando lamentele. Perché non sempre, all'altro lato del telefono, tutti sono tolleranti e comprensivi. E tutto questo non certo gli compete. Pur plaudendo, quindi, all'iniziativa del medico si auspica che l'azienda sanitaria possa valutare la situazione ed in breve tempo risolvere un problema piuttosto importante che riguarda centinaia di bambini e famiglie che tra pochi giorni non soltanto dovranno essere muniti di quaderni e libri scolastici ma anche di libretti vaccinali. Si ricorda che il rispetto degli obblighi vaccinali diventa un requisito per l'ammissione all'asilo nido e alle scuole dell'infanzia (per i bambini da 0 a 6 anni), mentre dalla scuola elementare in poi i bambini e i ragazzi possono accedere comunque a scuola e fare gli esami, ma, in caso non siano stati rispettati gli obblighi, viene attivato dalla Asl un percorso di recupero della vaccinazione ed è possibile incorrere in sanzioni amministrative da 100 a 500 euro.
Roberta Pugliesi
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