Imprenditore ciociaro
rapinato e ucciso in Costa Rica

Imprenditore ciociaro rapinato e ucciso in Costa Rica
Venerdì 14 Dicembre 2018, 15:53 - Ultimo agg. 16 Dicembre, 02:44
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La notizia, ad Arce, si è diffusa in un baleno, nel primo pomeriggio. Veniva dal Costa Rica, dove è stato ritrovato morto, in un parco, Gianfranco Pescosolido, 56 anni, che 15 anni fa lasciò la Ciociaria per tuffarsi in una nuova avventura oltre oceano.
Pescosolido, è stato aggredito a San Josè, capitale del paese sud americano, mentre faceva jogging di notte nel parco di La Sabana: è stato ritrovato in fin di vita con ferite da arma da taglio all'addome e al petto. Portato in ambulanza presso l'ospedale San Juan de Dios è deceduto poco dopo il ricovero. Nel parco è stato avvicinato da tre balordi che volevano rapinarlo. Vista la sua resistenza, lo hanno accoltellato e, dopo avergli sottratto i (pochi) soldi che aveva con sé, sono fuggiti.
Lascia la compagna e due figli in Costa Rica; una figlia trentenne che vive con la prima moglie in Spagna; e il fratello Ernesto, ad Arce. Lo stesso Ernesto, appena saputa la notizia, ha detto: «Non ho altre notizie se non quelle riferite dai familiari costaricani. Emotivamente sono distrutto. Siamo in attesa di avere notizie più dettagliate».
In serata si è saputo che Gianfranco è stato accerchiato da tre minorenni, sui quali si concentrano le indagini.
IL RICORDO
«Quanto accaduto - ha commentato in serata il sindaco di Arce, Roberto Simonelli - ci dispiace profondamente. Gianfranco era una persona splendida, dinamica, simpatica. Ha sempre preso la vita con filosofia».
«Era una persona sempre disponibile - ricorda Rocco Pantanella, sindaco di Rocca d'Arce - da giovane abbiamo frequentato lo stesso corso di lingua inglese. Era sempre allegro e pieno di vita» Gianfranco Pescosolido ha vissuto una vita a dir poco movimentata. Gli piaceva viaggiare e sin, da giovane, ha visitato decine di stati esteri. Parlava speditamente tre lingue e gli piaceva sempre scoprire il mondo. Una volta andò dalla Grecia in India in autostop. Uno spirito libero, ma con radici ben piantate ad Arce dove il padre Gennaro (di fede liberale) è stato sindaco del paese una ventina di anni fa.
Sulla Casilina, ad Arce, avviò un'attività imprenditoriale con il fratello Ernesto. Un negozio di mobili e arredamento per negozi. E ad Arce formò la sua famiglia con una ragazza Spagnola nella zona di via Marano (verso Ceprano). Dalla loro unione è nata una figlia (Giulia, avvocato). Dopo la separazione, la moglie (e la figlia) sono tornati in Spagna e lui (una quindicina di anni fa) lasciò la gestione del negozio al fratello Ernesto e partì per il Costa Rica.
L'ALLEVAMENTO DI FARFALLE
Qui ha fatto una discreta fortuna, avviando una fattoria e curando un importante e prezioso allevamento di farfalle. Ma nonostante questa sua nuova attività in Sud America, Gianfranco aveva continuato ad avere un legame sempre forte con la Ciociaria e ogni anno tornava nella sua Arce. Ora, in Costa Rica, lascia la compagna Roaslba e due figli che stanno collaborando con la polizia, ma dei tre balordi nessuna traccia.
A. Sim.
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