Serena Mollicone, l'ultimo mistero: spariti gli organi prelevati durante l'autopsia

L'ufficiale dell'Arma in aula ha dato atto che non è stato possibile accertare le cause della sparizione

Serena Mollicone, l'ultimo mistero: spariti gli organi prelevati durante l'autopsia
di Pierfederico Pernarella
Sabato 20 Novembre 2021, 09:19 - Ultimo agg. 21 Novembre, 11:05
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Un mistero destinato a restare senza risposte, come tanti altri nel giallo di Arce. È quello degli alcuni organi e altri reperti prelevati nel corso della prima autopsia sulla salma di Serena Mollicone e poi spariti nel nulla. Ieri, rispondendo alle domande del pubblico ministero Beatrice Siravo, ne ha parlato l'ex comandante della Compagnia di Pontecorvo, Fabio Imbratta. L'ufficiale dell'Arma ieri in aula ha dato atto che non è stato possibile accertare le cause della sparizione.

Il caso venne fuori a seguito della riesumazione nel 2016 della salma di Serena e ai successivi accertamenti medico-legali condotti dalla dottoressa Cristina Cattaneo.

Nella relazione conclusiva la professoressa parla del mancato svolgimento di esami fondamentali nei primi accertamenti medico-legali e appunto della sparizione nel corso delle indagini di alcuni importanti reperti autoptici. Elementi che avrebbero consentito ancora oggi di far raccontare al corpo di Serena più dettagli sulla sua uccisione. Per accertare la presenza di altri segni riconducibili a terze persone, la Cattaneo ha dovuto esaminare anche la possibilità di un contatto o di un rapporto sessuale.

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Gli esami effettuati alla prima autopsia, scrive la Cattaneo, stabilirono l'assenza di liquido seminale. Dato che, aggiunge il medico legale, non può escludere che vi sia stato un rapporto sessuale. Questo poteva essere eventualmente verificato con ulteriori accertamenti sull'apparato genitale. Analisi che però è stato possibile eseguire solo in modo parziale perché, scrive la Cattaneo, «purtroppo gran parte dei genitali è stata prelevata all'autopsia ma mai rinvenuta per ulteriori indagini».

Le ipotesi sulla sparizione

Che fino hanno fatto quei reperti? Una versione ufficiale non è stata mai data, ma sembra che quegli organi, dopo l'autopsia eseguita nel 2001, vennero riconsegnati con tanto di verbale. Poi qualcosa non funzionò nella loro conservazione e quindi sarebbero stati distrutti, ma la famiglia Mollicone però non sarebbe mai stata informata.
Gli organi genitali non furono gli unici reperti spariti nel corso delle indagini. La Cattaneo scrive anche che alcune lesioni prelevate sul cranio di Serena, che avrebbero potuto aiutare a identificare la natura dell'oggetto contundente, «non sono state più ritrovate in seguito ai vari passaggi avvenuti negli anni successivi».

 

Più in generale, secondo la Cattaneo, quando venne ritrovato il corpo di Serena, gli accertamenti medico-legali non vennero effettuati in maniera esaustiva. Non venne, ad esempio, stabilita la temperatura del corpo né vennero svolte le analisi sulle larve depositate sul corpo della ragazza. Esami che avrebbero potuto indicare in maniera esatta l'ora del decesso. Un dato oggi che manca nella ricostruzione dell'accusa.
 

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