Frosinone, tifoso ha un malore allo stadio e muore in ospedale. La vittima è Fabrizio Finateri

Frosinone, tifoso ha un malore allo stadio e muore in ospedale. La vittima è Fabrizio Finateri
di Gianpaolo Russo
Venerdì 20 Agosto 2021, 22:02 - Ultimo agg. 20 Febbraio, 08:07
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Tragedia allo stadio "Benito Stirpe" di Frosinone. Il ritorno del pubblico dopo un anno e mezzo di assenza è stato infatti guastato dalla morte per malore di un tifoso: Fabrizio Finateri, 46 anni, di Supino. Pochi minuti prima del fischio d'inizio, mentre l'uomo stava tranquillamente facendo la fila ai tornelli insieme al figlio adolescene per entrare nel settore Tribuna est (distinti). si è accasciato al suolo.

Immediatamente si è attivata la macchina dei soccorsi presente all'interno dello stadio.

I sanitari della Croce Rossa hanno effettuato i primi tentativi di rianimazione, poi il trasferimento in ambulanza al vicino ospedale "Spaziani". Una corsa che purtroppo non è bastata per salvargli la vita: il cuore del tifoso ha cessato di battere nel Pronto soccorso.

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La distesa gialloazzurra

Un ritorno allo stadio rovinato quindi anche se le premesse erano state ben diverse. Ieri lo "Stirpe" di Frosinone, nonostante la capienza ridotta della metà, presentava un ottimo colpo d'occhio.
In tanti, nonostante il periodo di ferie, avevano voglia di rivedere dal vivo i propri beniamini. Dopo un lunghissimo anno e mezzo di assenza per via della pandemia si erano finalmente rivisti i tifosi giallo-azzurri in un impianto rimasto desolatamente vuoto per tutto questo tempo.

Sciarpe, bandiere e soprattutto i cori sono tornati così a riempire quel vuoto e a rompere quel triste silenzio che ha accompagnato le gare del Frosinone da marzo del 2020 e per tutto il campionato scorso.

Le voci dei tifosi

Tanto era l'entusiasmo all'inizio come testimoniano alcuni tifosi, sentiti prima della gara: «Siamo super contenti aveva dichiarato Gerardo D'Aprile presidente del club Benito Stirpe di tornare allo stadio. Ci è mancato il rapporto con gli altri amici-tifosi, l'aggregazione pre e post partita. Lo stadio è emozione e stare in compagnia. Ci è mancato tanto».

«Oggi (ieri, ndr) siamo arrivati prestissimo allo stadio ha affermato un altro grande tifoso, Giuseppe Pellino - per mettere gli striscioni allo stadio. La tv non dà le stesse emozioni dello stadio. Ora non vediamo l'ora di tornare anche in trasferta».

«Il ritorno allo stadio ha aggiunto Carmine Zavota segna la speranza di un ritorno alla normalità. La lontananza dallo stadio mi aveva anche un po' raffreddato dal seguire le partite. Ora man mano che si avvicina il momento di entrare la voglia e la passione sta tornando alta. Non vediamo l'ora».

«Si è sentita la mancanza dei tifosi allo stadio aggiunge il giovane tifoso Gabriele. Dopo un periodo così difficile che abbiamo trascorso è bello ritornare a tifare il Frosinone. Penso che anche la squadra abbia risentito della nostra assenza perché giocare con il calore del pubblico crea tutt'altra atmosfera».

Tutto bene con Green pass e tamponi

Il ritorno allo stadio è stato segnato anche dalle nuove disposizioni anti-Covid. All'ingresso i tifosi dovevano esibire il Gren Pass attestante l'avvenuta vaccinazione o un tampone eseguito nelle ultime 48 ore. I controlli si sono svolti regolarmente e tutto sembrava filare liscio con l'entusiasmo, il bel tifo della curva nord, i cori, i bandieroni.

Poi alla fine del primo tempo anche all'interno dell'impianto è sopraggiunta la triste notizia e la curva nord, in segno di rispetto, ha tolto gli striscioni e smesso di cantare. La morte del ragazzo ha, inevitabilmente, rattristato tutto l'atmosfera un attimo prima gioiosa.
 

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