Centrale per produrre idrogeno nell'ex Ilva di Patrica, il progetto del Consorzio industriale

Centrale per produrre idrogeno nell'ex Ilva di Patrica, il progetto del Consorzio industriale
di Pierfederico Pernarella
Sabato 14 Gennaio 2023, 07:56 - Ultimo agg. 09:16
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Un impianto per la produzione dell'idrogeno nel sito dismesso dell'ex Ilva di Patrica. È il progetto al quale sta lavorando da mesi il Consorzio Industriale del Lazio in collaborazione con l'Università di Cassino (Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile) e la Società Gasdotti Italia spa. Il Consorzio, tramite un avviso, ha anche individuato il partner con cui realizzare il progetto che verrebbe finanziato con i fondi del Pnrr. La Regione Lazio, giovedì scorso, ha approvato il bando per recepire le proposte progettuali. Il termine per presentarle scade il 24 febbraio. Il Consorzio industriale, come si è visto, sta già avanti con il lavoro. Il progetto è ambizioso e ha una duplice finalità. In primo luogo, come viene spiegato nell'avviso del Consorzio industriale, s'intende «favorire le condizioni per la nascita nell'area Consortile di Frosinone di una Hydrogen Valley dove sviluppare una filiera di produzione, trasporto, accumulo e utilizzo di idrogeno verde, unitamente alla creazione di un polo per lo sviluppo e la sperimentazione di tecnologie innovative per la produzione di gas a basso contenuto di carbonio».
Il progetto, ed il secondo obiettivo, consentirebbe allo stesso tempo di recuperare una vasta area industriale dismessa, quella della ex Ilva di Patrica, che per lungo tempo è stato uno dei principali siti produttivi della Ciociaria.

«L'idrogeno prodotto - viene specificato - dovrà essere green in accordo con la definizione nella normativa europea e dovrà essere prodotto attraverso il processo di elettrolisi dell'acqua». Il masterplan, preparato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile dell'università di Cassino e la Società Gasdotti Italia spa, prevede nella fase di avvio una produzione annua fino a 300 tonnellate di idrogeno che diventeranno 500 tonnellate nella fase di sviluppo. L'idrogeno verrà poi immesso nella rete di distribuzione del gas naturale già esistente. L'iniziativa rientra dunque nel processo di transizione energetica del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Tanto più in un'area, quella della Valle del Sacco, caratterizzata dal problema dell'inquinamento atmosferico, causato per buona parte dai riscaldamenti alimentati con biomasse e combustibili fossili.
 

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