Lo stupro, poi le offese social. Lui si difende: «Non ho abusato di quella ragazza»

Lo stupro, poi le offese social. Lui si difende: «Non ho abusato di quella ragazza»
di Marina Mingarelli
Venerdì 28 Ottobre 2022, 09:34 - Ultimo agg. 09:35
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Ha ammesso di aver litigato con quella ragazza, ma ha sostenuto con forza di non aver mai messo in atto alcun comportamento violento per abusare di lei.
Si è difeso così l'operaio di 30 anni di Piglio che nei giorni scorsi è stato arrestato per violenza sessuale nei confronti di una 26enne residente ad Anagni. Ieri mattina l'uomo accompagnato dal suo legale di fiducia Luigi Tozzi è comparso davanti al Gip Antonello Bracaglia Morante che lo ha sottoposto ad interrogatorio di garanzia. L'operaio ha ripercorso passo passo i momenti salienti di quella sera con e tutto ciò che riguarda la giovane che aveva conosciuto sul posto di lavoro. Da indiscrezioni sembra che quest'ultima avesse intrecciato una breve relazione con il trentenne. Ma poi aveva deciso di interrompere quel rapporto in quanto l'uomo aveva già una compagna con la quale conviveva da tempo.


 Secondo quanto dichiarato dalla vittima agli inquirenti l'uomo, convinto che la giovane avesse cominciato a frequentare un'altra persona le aveva dato un appuntamento presso la stazione di Piglio per chiedere delle spiegazioni.

E proprio all'interno dell'auto c'era stata una esplosione di gelosia. Erano volati insulti e minacce. Ma poi dalle parole grosse entrambi erano passati alle mani. I due a detta dell'operaio se l'erano date di santa ragione. Dopo però quella discussione molto animata gli animi si erano rasserenati, fino ad arrivare a momenti d'intimità. Dunque si era trattato di un rapporto sessuale consenziente dove non sarebbe stata messa in atto nessuna costrizione. Non la pensa allo stesso modo la vittima che difesa dall'avvocato Francesca Ruggeri dell'associazione antiviolenza Fammi rinascere ha raccontato ai carabinieri che hanno raccolto la denuncia mentre si trovava in ospedale, la notte da incubo vissuta a causa del 30enne che dopo averla massacrata di botte l'aveva prima costretta ad avere un rapporto orale e poi l'aveva stuprata per ben due volte. In lacrime la 26enne avrebbe raccontato agli operatori dell'associazione antiviolenza che mentre l'uomo la stuprava le sputava in faccia con disprezzo dicendole che era una poco di buono e che lei avrebbe dovuto soltanto battere il marciapiede. Quella notte prima di accompagnare la ragazza alla sua vettura che aveva lasciato alla stazione di Piglio il 30ene le aveva detto di riferire ai familiari di aver avuto un incidente d'auto. In questo modo avrebbe potuto camuffare quei lividi sul corpo è quel volto tumefatto dalle botte. Ma una volta giunta nella sua abitazione la ragazza aveva raccontato tutto ai suoi genitori che l'avevano accompagnata in ospedale per essere sottoposta alle cure del caso.

I POST

La ragazza ha denunciato anche la compagna dell'arrestato perché avrebbe pubblicato su Facebook dei post diffamatori nei suoi confronti addossando a lei la colpa di quanto accaduto. Sembra che la donna non le abbia perdonato il fatto che a causa delle sue dichiarazioni il compagno era finito in manette.
Si trova agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. L'uomo non può avere contatti con il mondo esterno se non con i familiari. Al momento sembra che gli investigatori stiano indagando anche per quanto riguarda un eventuale coinvolgimento dell'arrestato nel mondo dello spaccio.
Marina Mingarelli
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