Marco Bellavia, parlano gli psichiatri: «Gf Vip specchio di una società ignorante»

Marco Bellavia, parlano gli psichiatri: «GF specchio di una società ignorante»
Marco Bellavia, parlano gli psichiatri: «GF specchio di una società ignorante»
di Angela Casano
Martedì 4 Ottobre 2022, 17:28
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L'uscita di Marco Bellavia dalla casa del Grande Fratello Vip continua a far discutere. Alfonso Signorini, durante la puntata andata in onda ieri sera, ha definito il caso Bellavia come «un'orrenda pagina della televisione». 

Il tema della depressione entra per la prima volta in un reality show e la Società Italiana di Psichiatria (Sip), a pochi giorni dalla Giornata mondiale della salute mentale che si celebra il 10 ottobre, commenta quanto accaduto nella casa di Cinecittà da un concorrente che aveva detto di soffrire di depressione, «mostrando fragilità e crisi di pianto, deriso ed emarginato dai compagni di gioco».

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Cosa hanno detto

«Non solo indifferenza ma anche grave ignoranza - commentano gli psichiatri in una nota - emblema di quello che succede molto diffusamente nella realtà e specchio della nostra società che stigmatizza le malattie mentali.

Una lacuna gravissima se si considera che nel nostro paese sono ben 4 milioni le persone con disagio psichico».

«Come sempre ciò che riguarda la salute e l'equilibrio mentale - sottolineano Massimo di Giannantonio ed Enrico Zanalda co-presidenti della Sip - è visto come qualcosa di astratto, aleatorio e impalpabile, per cui non si comprende e si tende a non credere al grave e complesso disagio che si cela dietro a un disturbo psichico».

«Scarsa sensibilità e indifferenza»

«Mancanza di solidarietà umana, scarsa sensibilità e indifferenza anche difensiva per tenere lontano il dolore che può essere spaventoso di chi mostra la propria fragilità».

E ancora: «Consideriamo anche grave la superficialità e la mancanza di rispetto di coloro che hanno ammesso al gioco questo concorrente con gravi conseguenze sul suo stato psichico ed emotivo. Speriamo che non si tratti del solito tritacarne televisivo che usa storie di disagio per sfruttarne mediaticamente il dramma. Ci auguriamo che almeno quanto accaduto lasci traccia sull'opinione pubblica e sugli autori del programma, in un'ottica di avanzamento sulla conoscenza del disturbo mentale e della costruzione di una nuova sensibilità», chiosano gli esperti.

 

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