L'attrice simbolo del cinema anni Ottanta, Brooke Shields, star di Laguna Blu, al Sundance Festival fa una rivelazione choc, raccontando di essere stata violentata all'inizio della carriera. Nessun nome, nessuna accusa, ma la cruda testimonianza di un'attrice, cha da giovanissima non ebbe la forza di ribellarsi a quell'aguzzino, che uscì «completamente nudo» dal bagno di un hotel, che aveva incontrato «per discutere la partecipazione al casting per un nuovo film».
Violentata in hotel
L'uomo la invitò in stanza per chiamarle un taxi, ma in realtà le intenzioni erano altre. Colta dal panico, «pensai solo: cerca di sopravvivere» ha detto l'attrice al Sundance Festival, la più importante manifestazione indipendente dedicata al cinema, dove Brooke Shields è stata invitata per presentare un documentario dedicato a lei.
«Fu come una bagarre... avevo paura di soffocare o qualcosa del genere» ha detto l'attrice, che ammette di non aver opposto una grande resistenza perché «ero assolutamente congelata. Pensavo che il mio no dovesse essere sufficiente. E pensai solo a sopravvivere e venirne fuori». Subito dopo l'aggressione, l'attrice chiamò un suo amico che lavorava nella sicurezza, Gavin de Becker, che le disse chiaramente: «E' uno stupro».
Oggetto di attenzione sessuale
E' la prima volta che l'attrice di Laguna Blu, parla pubblicamente della sua aggressione, uno dei momenti più forti del documentario presentato al Festival fondato da Robert Redford. Nel doc, Brooke Shields parla anche dell'intensa sessualizzazione, a cui fu sottoposta sin dalla tenera età, essendo entrata da bambina nel mondo dello showbusiness. A dieci anni, l'attrice fu ritratta nuda in un celebre servizio fotografico, dopodiché a soli 11 anni, fu la protagonista di Pretty baby, film in cui interpretava una bambina prostituta).
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