Totti e Ilary, l'ira degli investigatori contro Francesco: «Agiremo per vie legali». Cos'è accaduto

La Federpol: «A tutela della propria onorabilità, in merito ai continui e inappropriati tentativi di denigrare la reputazione della figura dell’investigatore»

Sul caso Totti-Ilary interviene anche la Federpol, associazione investigatori che denuncerà l'ex capitano della Roma : ecco perchè
Sul caso Totti-Ilary interviene anche la Federpol, associazione investigatori che denuncerà l'ex capitano della Roma : ecco perchè
Sabato 17 Settembre 2022, 08:52 - Ultimo agg. 18 Marzo, 10:08
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Le polemiche non finiscono mai. Soprattutto se ad esserne coinvolto è Francesco Totti. La sua intervista al Corriere della Sera ha alimentato quello che, ormai, è diventato il caso più seguito degli ulitmi due mesi: la separazione con la moglie Ilary. A quell'intervista bomba non è rimasta indifferente neanche la Federpol, la Federazione Italiana degli Istituti privati per le investigazioni.

Tanto che Luciano Tommaso Ponzi, presidente nazionale di Federpol, ha dichiarato all’Adnkronos di essere piuttosto adirato per le affermazioni del Pupone, tanto da voler procedere legalmente contro l’ex capitano della Roma per il modo in cui ha parlato della professione dell’investigatore privato: «A tutela della propria onorabilità, in merito ai continui e inappropriati tentativi di denigrare la reputazione della figura dell’investigatore privato che accoglie al suo interno seri professionisti, assolutamente rispettosi delle leggi (molte) e adeguatamente formati in tal senso, la Federpol, federazione più rappresentativa della categoria, si riserva di agire le vie legali». 

La Federpol ha puntato il dito anche contro i salotti televisivi nei quali si è parlato parecchio dell’investigatore privato assunto da Ilary Blasi per scoprire della storia clandestina tra Francesco Totti e Noemi Bocchi: «Non so più come ripetere che la figura dell’investigatore privato, così tanto romanzata, è fatta di professionisti seri ed esemplari, che conoscono il loro lavoro e sanno rispettare la legge e, soprattutto le persone.

Forse chi parla nei salotti televisivi non è ben informato e non conosce bene la normativa, l’investigatore privato è autorizzato con licenza governativa che risponde a stringenti requisiti oggettivi e soggettivi». 

L'INTERVISTA BOMBA

Le dichiarazioni al Corriere della Sera da parte di Francesco Totti riportavano come l’ex moglie avesse ingaggiato un investigatore privato per indagare: «Ilary mi ha fatto seguire da un investigatore privato. Persone a lei vicinissime mi hanno messo le cimici in macchina e il gps per sapere dove andavo, quando bastava che me lo chiedesse. Altre persone si sono appostate sotto la casa di Noemi». Parole alle quali la Blasi non ha mai replicato direttamente. 

GLI ACCORDI

Dalle ultime indiscrezioni, sembra che Totti e Ilary siano ora pronti a mettere da parte divergenze e incomprensioni per raggiungere un accordo pacifico, per il bene dei tre figli Cristian, Chanel e Isabel, che entrambi vogliono proteggere. Come riporta Il Messaggero, il primo passo di questo accordo includerebbe uno stop alle dichiarazioni pubbliche. Sembra, inoltre, che i due stiano lavorando anche ad un comunicato, stavolta congiunto, che metterebbe un punto alla guerra. Intanto ha rotto il silenzio Cristiano Iovino, il modello e personal trainer romano da mesi additato come presunto amante di Ilary Blasi. Il 40enne, che in passato ha amato Sabrina Ghio, Zoe Cristofoli e Giulia De Lellis, ha smentito tutto, ribadendo di avere con la presentatrice dell’Isola dei Famosi solo un rapporto d’amicizia e nient'altro.

Riceviamo e pubblichiamo 

“Gentile Direttore, secondo un articolo pubblicato sul sito di cui Lei è responsabile io avrei affermato che la mia Assistita "conosce molti segreti che potrebbero rovinare oltre cinquanta famiglie". La notizia da Voi riportata è falsa: né io, né Ilary Blasi, né soggetti autorizzati a parlare per suo nome per suo conto, abbiamo mai profferito l’affermazione sopra riportata o altre di contenuto analogo. Come a Voi noto, infatti, è stata scelta la linea dell’assoluto riserbo, al solo ed esclusivo fine di proteggere i 3 figli minori della coppia. A ciò occorre aggiungere che il tono della dichiarazione che mi avete falsamente attribuito è in netto contrasto con la sobrietà che deve caratterizzare le dichiarazioni dell’avvocato, specialmente di quello che si occupa di diritto delle relazioni familiari, cui è richiesto un supplemento di riservatezza proprio a protezione dell’interesse dei minori. Avv. Alessandro Simeone”

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