E' già l'ora di Spagna-Olanda: stasera scontro tra le finaliste 2010

Iniesta e Silva
Iniesta e Silva
di Riccardo Gentile
Venerdì 13 Giugno 2014, 10:04 - Ultimo agg. 17 Marzo, 01:56
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SALVADOR Mai era capitato nella storia dei Mondiali. La prima volta in assoluto che le due finaliste dell'edizione precedente si ritrovano nello stesso girone quattro anni dopo. Spagna e Olanda (girone B, ore 21 in Italia) una contro l'altra già alla prima giornata, forse la sfida più affascinante di tutta la prima fase. L'ultima volta fu proprio a Johannesburg (11 luglio 2010), la prima finale mondiale nella storia spagnola, la terza per gli olandesi.



IL RITORNO ALL’ANTICO

Don Andres Iniesta mise la firma decisiva nei supplementari condannando gli eredi dell'arancia meccanica a recitare ancora una volta il ruolo di eterni secondi. Ma se nel 1974 e nel 1978 si parlò di calcio totale e i vinti fecero un pieno di applausi dalla critica, in Sudafrica la squadra di van Marwijk non aveva fatto innamorare. Quattro anni dopo, l’Olanda è tornata all’antico o almeno queste erano le intenzioni di Louis Van Gaal il primo agosto del 2012, nel giorno del suo ritorno sulla panchina della nazionale a dieci anni di distanza dalla prima fallimentare esperienza.



FENOMENO BARCELLONA

In Spagna la scuola olandese è stata assorbita ormai da tempo. Il pioniere fu il leggendario Rinus Michels negli anni ’70, dopo di lui il suo allievo Johan Cruijff a fine anni ’80 e a seguire proprio Louis Van Gaal. Agli ultimi due si abbeverò Guardiola. Non a caso il Barcellona di Pep ha sempre vinto e a volte stravinto giocando un calcio sublime. Non è un coincidenza che la nazionale spagnola abbia cominciato a vincere dal 2008 e che da quel momento non si sia più fermata. Nello stesso anno un olandese, Frank Rijkaard, lasciò la panchina blaugrana a Pep Guardiola che continuò su quella stessa lunghezza d’onda, evolvendo ancora di più il concetto di possesso palla, dando alla luce il Tiki-taka. Il Barca ancora oggi è la squadra più rappresentata in nazionale (7 giocatori su 23 convocati) e dal modello Barca hanno sfruttato il meglio i due ct che in quattro anni sono entrati nella storia della Roja.





SPAGNA (4-2-3-1): 1 Casillas, 5 Juanfran, 3 Piquè, 15 Sergio Ramos, 22 Azpilicueta, 16 Busquets, 14 Xabi Alonso, 21 Silva, 8 Xavi, 6 Iniesta, 19 Diego Costa. All. Del Bosque.



OLANDA (4-4-2): 1 Cillessen, 7 Janmaat, 3 De Vrij, 2 Vlaar, 4 Martins Indi, 5 Blind, 10 Sneijder, 6 De Jong, 8 De Guzman, 9 Van Persie, 11 Robben. All. Van Gaal.



Arbitro: Rizzoli (Italia).