Putin: «La Crimea parte della Russia». La Francia: «Mosca fuori dal G8». Tolte le insegne ucraine in parlamento a Sinferopoli

Putin tiene il discorso sulla Crimea
Putin tiene il discorso sulla Crimea
Martedì 18 Marzo 2014, 08:23 - Ultimo agg. 19 Marzo, 11:18
6 Minuti di Lettura

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato al Cremlino con i dirigenti della Crimea e di Sebastopoli l'accordo per il loro ingresso come nuovi soggetti nella Federazione Russa.

«La Repubblica di Crimea viene considerata come accettata nella Federazione Russa dalla data della firma del trattato», ossia da oggi: lo si legge nel trattato stesso, dove si precisa all'art 10 che il trattato viene provvisoriamente applicato dalla data della firma ma entra in vigore dalla data della ratifica. Oltre alla ratifica, per ultimare giuridicamente la procedura, il parlamento dovrà varare due leggi costituzionali, una per regolare in generale le modalità di ingresso di nuovi soggetti e un'altra ad hoc sull'adesione della Crimea. Per tutto è necessaria anche la valutazione di legittimità da parte della corte costituzionale.

Il discorso di Putin Putin ha tenuto il suo discorso alla nazione dopo aver dato il via libera all'annessione della Crimea nella Russia. In prima fila c'erano anche il premier e il presidente del parlamento di Crimea, Serghiei Aksionov e Vladimir Kostantinov.

Putin ha sottolineato che il trasferimento della Crimea all'Ucraina fu frutto di «grosse violazioni» e fu deciso «dietro le quinte» in uno «stato totalitario», mettendo la gente di fronte al fatto compiuto. Il referendum, secondo Putin, si è svolto nel pieno rispetto del diritto internazionale e che l'esito è «del tutto convincente. Siamo qui per una vicenda vitale, storica», ha aggiunto, parlando della Crimea come di una parte «inalienabile della Russia». Infatti per il premier la Russia «non poteva non rispondere alla richiesta di aiuto della Crimea»: non rispondere «sarebbe stato un tradimento».

Il presidente ha poi ribadito che Mosca non ha violato alcuna norma internazionale in Crimea e che «le forze armate russe non sono entrate in Crimea, c'erano già in conformità all'accordo con Kiev, non abbiamo neppure superato il limite previsto di 25 mila unità». Putin ha assicurato che la Russia intende «adottare tutte le misure per ripristinare i diritti dei tatari di Crimea e riabilitarli», sottolineando che anche questa comunità, «come ha dimostrato l'esito del referendum, ha scelto la Russia». In Crimea si parlerà russo, ucraino e tataro. «Abbiamo grande rispetto di tutte le etnie che vivono in Crimea - ha aggiunto Putin - C'è stato un periodo della storia in cui questa etnia ha subito trattamenti ingiusti, ma loro hanno deciso di tornare alla loro terra»

Poi il presidente russo ha accusato gli Usa di usare la «legge del più forte» e di aver ignorato, in caso di necessità, le risoluzioni dell'Onu, ad esempio per i bombardamenti nel 1989 di Belgrado, seguiti da un vero intervento armato. Nel suo "cahiers de doleances", Putin ha ricordato l'Afghanistan, l'Iraq, la Libia, le «rivoluzioni colorate», le primavere arabe, l'espansione della Nato a est. «Siamo contrari a che la Nato spadroneggi alle porte di casa, non voglio andare a trovare la Nato a Sebastopoli, meglio che vengano loro a trovarci a Sebastopoli».

Putin ha detto di aspettarsi che i cittadini tedeschi sostengano le aspirazioni alla riunificazione del popolo russo in Crimea, così come la Russia sostenne quelle del popolo tedesco dopo la caduta del muro di Berlino.

Obama: prossima settimana G7 all'Aja. Il presidente Barack Obama ha invitato i leader di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Gran Bretagna, e dell'Unione Europea ad un incontro dei leader del G7 a margine della Conferenza per la sicurezza nucleare che si svolgerà lunedì e martedì prossimi all'Aja. Lo ha reso noto la portavoce della Casa Bianca, Caitlin Hayden, confermando che «gli Stati Uniti e gli altri membri del G7 hanno sospeso i preparativi per il summit del G8 a Sochi». «L'incontro sarà concentrato sulla situazione in Crimea e sugli ulteriori passi che il G7 può adottoare in risposta ai recenti sviluppi e per sostenere l'Ucraina».

La Francia: «Russia fuori dal G8». Il presidente francese, Francois Hollande, «condanna» l'annessione della Crimea alla Russia, che «la Francia non riconosce». Per la riunione del G8 prevista a giugno, «abbiamo deciso di sospendere la partecipazione della Russia, ovvero è previsto che siano tutti gli altri Paesi, i sette più grandi Paesi, che si riuniscano, senza la Russia». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, alla radio Europe 1. «Relativamente al G8 non ci sono novità. Sono sospesi i lavori di preparazione» per il vertice di giugno a Sotschi, ha risposto Angela Merkel.

Merkel: Crimea in Russia contro il diritto internazionale. «Il cosiddetto referendum della Crimea è contro il diritto internazionale. L'indipendenza della Crimea è contro il diritto internazionale. E l'integrazione della Crimea nella Federazione russa è contro il diritto internazionale».

All'indomani delle sanzioni occidentali alla Russia, è stato annullato l'incontro previsto oggi a Mosca tra i ministri degli esteri e della difesa russi, Serghiei Lavrov e Serghiei Shoigu, e i loro colleghi francesi Laurent Fabius e Jean-Yves Le Drian. Lo notizia, diffusa dalla tv francese, è stata confermata dal ministero degli esteri russo. Ieri Fabius aveva dichiarato che Parigi potrebbe annullare la vendita dei navi militari Mistral alla Russia «se Putin continua ciò che sta facendo».

«Abbiamo deciso con il presidente Hollande che la visita sarebbe stata fraintesa perchè avrebbe dato l'idea che noi sosteniamo quello che sta succedendo, e questo non è per niente vero», ha spiegato il ministro degli Esteri Laurent Fabius, sottolineando che la visita giungeva «in un momento sbagliato», in concomitanza del discorso di Putin sull'annessione della Crimea. Fabius ha anche avvisato che la Francia sta considerando la «sospensione» dei contratti per la costruzione di due portaelicotteri, ma questo dovrebbe significare che altri Paesi europei sacrifichino loro affari per fare pressioni sulla Russia per la vicenda ucraina. «Per il momento non è in preparazione perchè questo sarebbe il terzo livello di sanzioni e non siamo ancora a questo punto», ha comunque poi aggiunto.

Gb: stop cooperazione militare. La Gran Bretagna ha sospeso tipo di cooperazione militare con la Russia, ha annunciato il ministro degli Esteri britannico, William Hague, intervenendo alla Camera dei Comuni.

Il ministero degli Esteri ucraino ha chiesto alla comunità internazionale di non riconoscere la separatista «Repubblica di Crimea» e l'ormai prossima annessione di questa alla Russia. «Tenuto conto - scrivono da Kiev - che l'indipendenza della Crimea è stata proclamata da un organo illegittimo in seguito a un referendum incostituzionale, il ministero degli Esteri ucraino chiede ai membri della comunità internazionale di astenersi dal riconoscere la Repubblica di Crimea sul piano internazionale».

Nonostante le sanzioni occidentali, la Borsa di Mosca tiene con un leggero rialzo: l'indice Micex, in rubli, viaggia a +0,66, l'Rts in dollari, a +0,04. Un segno che la blacklist varata ieri da Washington e Bruxelles non impensierisce l'economia russa.

La Russia: «Ridiamo delle sanzioni» «Abbiamo già provato sanzioni del genere, esse suscitano ironia e anche sarcasmo»: lo ha detto il consigliere diplomatico di Putin, Iuri Ushakov, commentando le sanzioni occidentali contro la Russia dopo il referendum in Crimea per l'annessione a Mosca. Lo riferiscono le agenzie russe.

© RIPRODUZIONE RISERVATA