Forconi, la protesta non si ferma: «Mercoledì a Roma ma senza cortei»

Forconi, la protesta non si ferma: «Mercoledì a Roma ma senza cortei»
di Carlo Mercuri
Sabato 14 Dicembre 2013, 09:32 - Ultimo agg. 18:47
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Non ci sar nessuna marcia dei Forconi su Roma. Solo una grande manifestazione, prevista per mercoled. Una manifestazione “statica”, dunque un presidio. Che però, in assenza delle risposte che il movimento si aspetta dal Governo, potrà proseguire a oltranza anche durante i giorni di Natale.

IL MESSAGGIO

La “linea” è stata lanciata da Mariano Ferro, uno dei leader dei Forconi. Non ci sarà nessun corteo, ha spiegato Ferro, «per evitare di mettere la protesta su un piatto d’argento a persone che arriverebbero dal resto del Paese nella Capitale solo per mettere a ferro e fuoco la città». Non ci sarà, insomma, «una guerra sulle strade, si agirà nel rispetto della democrazia». Ma «nessuno, da parte delle Istituzioni - ha ripetuto Ferro - ci ha dato delle risposte o ha chiesto di parlarci». Certo, le richieste del movimento sono ultimative. Ha detto Renzo Erbisti, presidente dell’“Azione nel trasporto italiano”: «Vogliamo nuove elezioni e che la classe politica vada a casa e non si ripresenti». Intanto le proteste sono continuate per tutta la giornata, anche se non ci sono stati incidenti. Nel Lazio, oltre al presidio dei Forconi a Roma Ostiense, sono stati segnalati sit-in a Latina e ai caselli dell’autostrada del Sole a Frosinone e Ceprano.

L’INDIGNAZIONE

Le affermazioni del portavoce del movimento dei Forconi, Andrea Zunino, fatte in un’intervista, hanno sollevato l’indignazione generale. Zunino aveva detto che l’Italia era «schiava dei banchieri ebrei». «Frasi antisemite vergognose», le ha definite il premier Enrico Letta. Il presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, ha parlato di «affermazioni deliranti». E il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, ha detto che «la boutade del leader del movimento ripercorre le parole di nuovi e vecchi leader che nella storia del nostro continente hanno portato alla catastrofe e alla morte di milioni di cittadini».

IL VIMINALE

Nella tarda serata, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha convocato un vertice al Viminale con i responsabili delle Forze dell’ordine per fare il punto sulle proteste in corso e su quelle annunciate. Presente alla prima parte della riunione anche il direttore di Equitalia, Attilio Befera: con lui sono state esaminate le minacce informatiche arrivate a funzionari e dirigenti dell’Agenzia di riscossione. Ai funzionari e allo stesso Befera il premier Letta e il ministro Alfano hanno espresso la solidarietà del Governo.

LA CHIESA

Il giornale dei vescovi, “L’Avvenire”, scrive che «la protesta non deve essere sottovalutata». È «figlia della crisi» e parte da aree del Paese che non si sentono rappresentate. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, ha detto che «c’è uno stacco notevole» tra la politica e la gente. La protesta dei Forconi, dice monsignor Nosiglia, va contrastata con l’«attenzione» per le piccole aziende e i commercianti e invece, sottolinea l’arcivescovo, «vedo una sorta di “si salvi chi può”».

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