Galatasaray-Juventus, sospesa per neve
Di nuovo in campo alle 14, si riprende dal 31'

Galatasaray-Juventus, sospesa per neve Di nuovo in campo alle 14, si riprende dal 31'
di Luca Pasquaretta
Martedì 10 Dicembre 2013, 18:33 - Ultimo agg. 11 Dicembre, 14:55
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Originariamente doveva disputarsi una partita alle 20:45 ad Istanbul. Galatasaray contro Juventus, una sfida decisiva per l’accesso agli ottavi di Champions. Poi dopo una mezz’oretta è sembrato di assistere ad un film. Infine è stata una barzelletta. Nella capitale turca è andato in scena il teatro dell’assurdo. La colpa non è stata della copiosa nevicata (ampiamente prevista dai meteorologi) che ha costretto l’arbitro Proença prima a sospendere e poi a rinviare la gara (oggi alle 14 italiane), ufficialmente, si legge sul comunicato dell’Uefa perché non era garantita l’incolumità dei giocatori. Ma per la gestione del problema di quello che è successo durante e dopo la sospensione.Diversi i paradossi. Primo: le serpentine che avrebbero dovuto riscaldare il terreno di gioco dell’avveniristica Turk Telecom Arena non avrebbero funzionato. Secondo: perché a Poznan a dicembre del 2010 con condizioni proibitive (13 sotto zero) e campo imbiancato la partita è conclusa senza problemi. Terzo: il balletto sull’orario del recupero. L’Uefa ha ufficializzato subito la data. Si giocherà oggi: prima aveva deciso per le 14 ore italiane, poi aveva consultato le previsioni del tempo (nevicherà ancora) e aveva optato per le 13. Tutto deciso? Niente affatto. Perché la polizia turca non riusciva a garantire l’ordine pubblico. Altro problema. Gara nuovamente spostata alle 14? Non proprio. Alt. Ancora consultazioni e litigate. Il braccio di ferro l’ha vinto la polizia e la decisione è arrivata a notte inoltrata: la partita si giocherà alle 14 di oggi. Partendo dallo 0 a 0 e con un'ora a disposizione delle due squadre per arrivare agli ottavi di Champions. Quarto: e la Juve? Ovviamente è furibonda. Perché è stata costretta a cambiare albergo, quello in cui risiedeva non era disponibile. A ritardare di un giorno il rientro. Il pullman della squadra è rimasto imbottigliato nel traffico di Istanbul e ha raggiunto il nuovo albergo poco prima di mezzanotte. Conte e la società erano imbufaliti perché sono andati a letto tardi e perché i piani sono saltati per mancanza di organizzazione da parte della società turca.



LA LUNGA NOTTE

L’avveniristica Turk Telecom Arena non ha retto. Il portoghese Proença prima della mezz’ora, precisamente al minuto 27, ha chiesto un pallone rosso, poi ha deciso di fermare tutto, con il risultato sullo 0 a 0, perché effettivamente era diventato proibitivo disputare la gara con il campo tutto imbiancato, con le linee che demarcavano aree e centrocampo coperte e i giocatori che non si reggevano più in piedi. Le squadre hanno fatto subito rientro nel tunnel. Hanno aspettato, facendo riscaldamento. Diverse le consultazioni fra i dirigenti, gli arbitri e i delegati Uefa. La volontà era quella di proseguire per questioni di calendario, di sorteggio e televisive. Gli addetti al campo (non tanti effettivamente) hanno provato a spalare la neve, disegnando le linee di rosso come da copione. Ma non c’è stato verso, perché i fiocchi continuavano a cadere con intensità e il pubblico a poco a poco ha abbandonato lo stadio. Proença ha radunato tutti negli spogliatoi per prendere la decisione migliore.



NON E' UNA NOVITA'

Incredibile coincidenza: per la terza volta Galatasaray e Juventus finiscono nello stesso girone di Champions e la gara che si deve giocare a Istanbul o viene rinviata o - come ieri sera - sospesa. Il 25 novembre 1998 la partita viene posticipata per il caso Ocalan, il terrorista turco ospitato in Italia. La gara fu recuperata sette giorni dopo, sempre in Turchia, e si chiuse sull'1-1. Cinque anni dopo, nel 2003, sempre il 25 novembre, la partita che si doveva disputare ancora ad Istanbul, venne pure rinviata, stavolta per motivi di sicurezza in seguito agli attentati che nei giorni precedenti avevano sconvolto la capitale turca con morti e feriti. Anche in questo caso il recupero fu sette giorni dopo, ma la sfida venne spostata a Dortmund, in Germania, per motivi di sicurezza e i turchi si imposero per 2-0. Corsi e ricorsi storici. Giambattista Vico si sarebbe fatto una risata. La storia si ripete. E’ la terza volta che capita fra queste due squadre. Il verdetto (chi accederà agli ottavi di Champions) è solo posticipato di qualche ora. Forse. Neve permettendo.
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