Influenza, mezzo milione a letto
il picco dopo l'Epifania
con la riapertura delle scuole

Influenza, mezzo milione a letto il picco dopo l'Epifania con la riapertura delle scuole
Venerdì 3 Gennaio 2014, 17:40 - Ultimo agg. 12 Gennaio, 00:00
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Sono quasi 100mila i bambini gi colpiti dall'influenza nell'ultima settimana dell'anno, ma il picco deve anora arrivare ed atteso a partire dai giorni successivi all'Epifania. Quando riapriranno le scuole e gli uffici cominceranno a riaffollarsi.

Di circa 450.000 italiani a letto per l'influenza durante le feste di Natale e Capodanno (ancora in questi giorni) oltre il 20% è rappresentanto da bambini sotto i 5 anni. Negli ultimi giorni del 2013 si è registrato un incremento dei casi di influenza proprio tra i più piccoli (0-5 anni) con una incidenza di 4 casi su mille a fronte del dato generale pari a 1,5 casi su 1000.





Isolato all'inizio di dicembre 2013, il virus più comune della stagione influenzale in corso è l'AH3N2, compreso nel vaccino di quest'anno. E dai pediatri dell'ospedale Bambino Gesù arrivano i consiglio per affrontare l'epidemia stagionale: igiene, riposo e una alimentazione più ricca di frutta e verdura.



«La vaccinazione è lo strumento di prevenzione più efficace per i bambini a rischio come quelli affetti da cardiopatie, pneumopatie, diabete, fibrosi cistica» spiegano gli esperti dell'ospedale pediatrico romano. «E' importante che un bambino affetto da una di queste patologie non contragga l'influenza - raccomanda Alberto villani, responsabile di Pediatria generale e Malattie infettive del Bambino Gesù -. Si tratta di categorie a rischio per le quali una semplice influenza può diventare una maalttia di particolare rilevanza. Per tutti i bambini in buona salute è sufficiente fronteggiare i sintomi avvalendosi del consiglio del proprio pediatra, somministrare farmaci per la febbre e tenere le vie respiratorie il più libere possibile».



Una persona infetta può trasmettere il virus molto facilmente prima ancora che appaiano i sintomi, con un semplice colpo di tosse, uno starnuto o una stretta di mano. Vaccinandosi si proteggono i familiari, i colleghi e i pazienti, specialmente quelli a maggior rischio di sviluppare le complicanze associate con l'influenza.



E' importante consultare il emdico in caso di sintomi importanti o che persistono troppo a lungo (oltre 5 giorni). Si è contagiosi dal momento in cui si contrae il virus e fino a 5-7 giorni dalla scomparsa dei sintomi. Per limitare il contagio è utile lavare spesso le mani, coprire la bocca in caso di tosse e/o starnuti, usare fazzoletti di carta usa e getta, usare mascherine se esposti a contatto con altre persone non malate. L'esperto del Bambino Gesù suggerisce di approfittare delle 24-48 ore in casa post influenza per dormire un po' di più al mattino e per dedicare tempo ai 4 pasti giornaliseri favorendo l'assunzione di frutta e verdura.
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