Stroncata da un cancro a 13 anni, la famiglia trova una sua lettera dietro uno specchio: «La felicità è una direzione, non una destinazione»

Stroncata da un cancro a 13 anni, la famiglia trova una sua lettera dietro uno specchio: «La felicità è una direzione, non una destinazione»
Venerdì 6 Giugno 2014, 22:04 - Ultimo agg. 22:05
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Un inno alla vita da chi ha incontrato la morte troppo presto. Tremila parole dietro uno specchio per ricordare che «anche se non ci sarà un lieto fine, quello che conta è la storia».





Athena aveva solo 13 anni quando la settimana scorsa ha perso la propria battaglia contro il cancro. Prima di andarsene, ha lasciato dietro lo specchio della cameretta i suoi pensieri e le sue parole. Riordinando le sue cose dopo la morte, i genitori hanno ritrovato quelle frasi, nelle quali Athena esprime positività e gioia. «La felicità è una direzione, non una destinazione. Sii felice. Sii grato perchè esisti». Poco prima di Natale, Athena è svenuta nella cucina della sua casa, a New Park, nel Leicester, Inghilterra. In ospedale una terribile diagnosi: osteosarcoma, cancro alle ossa.



Dopo un'operazione di emergenza di 7 ore e mezza per rimuovere il tumore dalla spina dorsale, sono iniziati i mesi di chemioterapia, che le hanno fatto perdere i capelli e l'hanno debilitata nel fisico, ma non hanno intaccato il suo spirito positivo e la sua forza d'animo. «Ho iniziato a leggere ma poi mi sono dovuto fermare. Era troppo, mi spezzava il cuore», ha detto il padre Dean, intervistato dal Daily Mail. «Non potevo crederci, è stato toccante». Tanti i pensieri, sulla vita, la morte, l'amore, tra le righe sul retro dello specchio: «L'amore è raro, la vita è strana, niente è per sempre e la gente cambia. Ogni giorno è speciale, perciò vivilo fino in fondo, potresti prendere una malattia mortale domani, perciò dai il massimo. La vita è brutta solo se tu la rendi così». Una malattia che non le ha impedito di pensare all'amore: «Sto aspettando di innamorarmi di qualcuno a cui possa aprire il mio cuore».



La sua storia ha commosso il Paese ed è rimbalzata sui media internazionali dopo che i genitori hanno voluto divulgarla. «Era una persona molto spirituale. Non ce ne aveva mai parlato, ma questo è quel genere di cose che avrebbe fatto». «Era una ragazza bella e atletica, la persona più coraggiosa che io abbia mai conosciuto», ha raccontato Caroline, la madre di Athena, che lascia 6 sorelle e 3 fratelli. «È sempre stata una ragazza positiva: anche quando si trovava in ospedale cercava di consolarmi e di dirmi di non piangere».



La malattia, particolarmente aggressiva, l'ha portata via in pochi mesi. «Ha lottato finchè ha potuto», ricorda Caroline. «Terremo questo specchio per sempre, leggere quelle parole è come averla ancora con noi».






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