La guida | La prevenzione come metodo: condizione per vivere bene

La guida | La prevenzione come metodo: condizione per vivere bene
di Marisa La Penna
Mercoledì 19 Marzo 2014, 15:19 - Ultimo agg. 21 Marzo, 16:39
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Prevenzione uguale risparmio. Prevenzione uguale salute. Due vantaggi che non possono essere trascurati.



Con la prevenzione si deve cominciare prima ancora di mettere al mondo una nuova vita. Si continua in gravidanza. Si indaga sul bambino, sull’adolescente, e così via. Ogni età prevede controlli per scongiurare malattie o per intercettarle sul nascere e combatterle subito. Perché - è superfluo sottilinearlo - un cancro individuato al primo stadio viene sicuramente combattuto meglio - e nella maggior parte dei casi vinto - che se scoperto in uno stato avanzato. Inoltre un euro investito nella prevenzione significa risparmiarne almeno dieci per eventuali cure. E, come detto, sul fronte della prevenzione, bisogna cominciare prima ancora di mettere al mondo una nuova vita.



Prima del concepimento

«Prima ancora di decidere di mettere al mondo un figlio è bene che la coppia si sottoponga a test genetici». Il professore Giovanni Buonanno, primario del reparto di ginecologia del San Giovanni Bosco, sottolinea l’impotanza della prevenzione nella fase preconcezionale. «Si comincia da una visita medica generale di entrambi i futuri genitori: ginecologica per lei, andrologica per lui. Si passa poi alla ricerca del cariotipo, all’anamnesi familiare. Quindi il test per il cosiddetto complesso Torch (rosolia, toxoplasma, herpes simplex, cytomegalovirus)». Ovviamente le indagini non si fermano qui. Il ginecologo chiederà test che riguardano l’anemia mediterranea e altre malattie ereditarie. Il medico, inoltre, suggerirà consigli sull’assunzione di farmaci, consiglierà l’uso di acido folico (che riduce il rischio di alcune malformazioni) ordinerà una vita «pulita» senza fumo, senza eccessi di cibo e di alcol.



In gravidanza

«Nell’ultimo ventennio l’età media della donna alla prima gravidanza è aumentata di dieci anni» ammette Buonanno. E aggiunge: «Quando l'età materna è superiore a 35-37 anni, la prevenzione prevede due esami: l’amniocentesi, e la villocentesi». Si tratta di esami che valutano il corredo cromosomico del feto, se ci sono anomalie nel futuro nascituro. Altre indagini indispensabili sono la «strutturale» e il «Tri test», metodica di screening prenatale per fornire una stima della probabilità che una donna ha di avere un figlio affetto da anomalie cromsomiche quali la trisomia 21 oppure difetti del tubo neurale.



Il neonato

Partiamo, ovviamente, dalle vaccinazioni. In Italia sono obbligatorie quelle contro difterite, tetano, poliomielite, epatite virale B. Dal terzo mese ai dieci anni c’è un preciso calendario delle vaccinazioni offerte gratuitamente a tutta la popolazione. Quella contro morbillo, parotite e rosolia, per esempio, viene somministrata nel tredicesimo mese. Il professore Roberto Paludetto, docente di Pediatria alla Federico II precisa: «Alla nascita è obbligatorio diagnosticare malattie precocemente curabili. Due esami sono fondamentali: lo screeneng per ipotirodidismo, malattia che può provocare anche danni cerebrali, e la fenilchetonuria, alterazione del metabolismo degli aminoacidi. Per il neonato è consigliato anche l’esame per la fibrosi cistica che viene effettuato con prelievo ematico e per il quale si chiede consenso informato ai genitori. Altro esame importante è lo screening per la sordità congenita». Paludetto aggiunge: «Recentemente sono stati stanziati fondi per diffondere un’altra metodica di ricerca su quaranta malattie più rare, curabili se intercettate precocemente»



Il bambino

«Nel primo mese di vita è consigliabile, sia per i maschietti che per le femminucce, l’ecografia delle anche. E l’ecografica degli organi addominali, qualche mese più tardi, con particolare attenzione ai reni e alle vie urinarie» riprende il professore Paludetto. E avverte: «In ogni caso, nel primo anno di vita, è consigliabile portare il bambino dal pediatra almeno una volta ogni mese e mezzo. Se nel corso di queste visite emergono soffi innocenti al cuore è bene sottoporre il bambino a ecocardiografia». L’Italia è l’unico paese al mondo, lo ricordiamo, ad avere la pediatria di base che segue il bambino fino al dodicesimo anno di vita. In questi anni il professionista sottopone il piccolo paziente a una serie di controlli dell’udito, della vista, dell’apparato cardiorespiratorio, dello sviluppo psicomotorio. Fondamentale è l’alimentazione e il controllo dell’obesità. Grande importanza, infatti, lo sviluppo staturo-ponderale per prevenire, appunto, obesità o malnutrizione.



L’adolescente

Per prevenire il papylloma virus - causa del tumore al collo dell’utero - le ragazzine dai dodici anni in su possono ricorrere al vaccino anti-Hpv. Il professore Carmine Malzoni, ginecologo-oncologo, è stato tra i primi sostenitori di questo tipo di prevenzione. Ma le polemiche sull’opportunità del vaccino ha diviso il mondo sanitario. «Prima di avviare attività sportive è assolutamente indispensabile un elettrocardiogramma» avverte Ciro Mauro, che dirige il dipartimento delle Emergenze del Cardarelli.



La donna

A cominciare dai venticinque anni le donne dovrebbero partecipare a screening per il tumore del collo dell’utero sottoponendosi a pap test e strisci cervicali. A partire dai 50 anni, poi, mammografia ed ecografia mammaria nell’ambito della prevenzione del tumore al seno. E sempre dopo i 50 bisognerebbe sottoporsi a screening per il cancro colon-rettale, altro tumore-killer molto diffuso. Infine la Moc, la «mineralometria ossea computerizzata», per intercettare l’ospteoporosi.



L’uomo

La prostata è l’organo da tenere sotto controllo dopo i cinquanta. Con esami del sangue, visita urologica ed ecografia. Numerose sono le iniziative sul fronte della prevenzione avviate dalle nostre strutture sanitarie. A cominciare da quella messa in campo dal professore Vincenzo Mirone, titolare della cattedra di Urologia alla Federico II che ha organizzato l’allestimento di un camper per la prevenzione gratuita. Ovviamente lo screeneng colon-rettale vale anche per gli uomini. Chi ha problemi pressori, di diabete, cardiologici, di obesità deve tenere sotto controllo il proprio stato di salute con frequenza.



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