Regionali/ De Luca in piazza Plebiscito
«Lavoro, sanità, scuola: una rivoluzione»

Vincenzo De Luca (©NewFotoSud/Antonio Di Laurenzio)
Vincenzo De Luca (©NewFotoSud/Antonio Di Laurenzio)
Sabato 20 Marzo 2010, 18:28 - Ultimo agg. 23 Marzo, 10:29
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NAPOLI (20 marzo) - con le voci di una precaria, di un operaio di Pomigliano d'Arco, e di una operatrice culturale della periferia di Napoli che ha preso il via la manifestazione elettorale di Vincenzo De Luca, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania.

Un maxi palco color blu ed uno slogan «Cambierà tutto»: è così che Vincenzo De Luca dà il suo «benvenuto» in piazza del Plebiscito, nel cuore di Napoli, dove a breve inizierà il suo comizio.



Tantissime le bandiere del Pd, di Alleanza per l'Italia e tanti gli slogan: tra gli altri, «Ci muove la passione» e «Qui tifiamo De Luca». Sullo sfondo del palco campeggia lo slogan che sin dalle prima battute sta accompagnando la campagna elettorale di De Luca: «Cambierà tutto per il lavoro, la sicurezza, la sanità, l'ambiente». Ai lati due maxischermo e poi ancora la scritta «Per il lavoro». Tra i primi ad arrivare in piazza i figli del candidato, Roberto e Piero De Luca.



Dal palco di una gremita piazza del Plebiscito - gli organizzatori parlano di 100 mila persone - ognuno di loro chiede impegni, forti e precisi a favore del lavoro, della cultura, del futuro dei giovani.

Prima di loro si è esibito l'attore Peppe Barra: «Penso che possa cambiare il volto di questa città», ha detto riferendosi a De Luca. Piazza del Plebiscito, gremita, ha accolto con un applauso Vincenzo De Luca candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania che ha appena iniziato il suo comizio.



Grazie al presidente Napolitano e al cardinale Sepe. È con un grazie al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che il candidato del centrosinistra alla presidenza della Giunta regionale, Vincenzo De Luca ha iniziato il suo comizio in piazza del Plebiscito. «Voglio dire grazie a Napolitano che sta assicurando equilibrio tra i poteri e le istituzioni in questo particolare momento dell'Italia», ha detto De Luca. Il candidato ha definito piazza del Plebiscito «una piazza che mette i brividi. Potrei anche smettere di parlare vedendovi, la manifestazione siete voi». Poi, un grazie anche al cardinale Crescenzio Sepe. E poi ancora parla di «una nuova primavera per Napoli, la Campania, l'Italia».



Deciderò in autonomia. È con un fortissimo applauso arrivato dalla gremita piazza del Plebiscito che si è concluso il comizio di Vincenzo De Luca, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania. Nel suo comizio De Luca ha affrontato i più diversi temi, dalla lotta alla camorra («Diciamo un no convinto») al lavoro («Dobbiamo ridare dignità ai giovani»). Ha poi ribadito che in Campania «ci sarà una rivoluzione, cambiera tutto». E poi la sua autonomia dai partiti: «Deciderò in piena autonomia quello che bisogna decidere».



Sanità, scuola, sburocratizzazione. «Via i partiti dalla sanità», ribadisce. E poi il lavoro «per dare la possibilità di vivere a testa alta»; «stabilizzeremo il precariato della scuola, della sanità e creeremo nuovo lavoro». Bisognerà puntare sul turismo, sulla sburocratizzazione («butto giù dalla finestra un dipendente della Regione che dopo due mesi dice la pratica è in fase istruttoria»).



Rifiuti dietro l'angolo. Parla anche dei rifiuti «che stanno dietro l'angolo» e della camorra, «noi nelle liste non abbiamo messo condannati ma i figli dei morti, vittime della camorra». Ringrazia Bassolino, «per il lavoro fatto», e poi cita uno dopo l'altro Moro, Falcone, Borsellino «uomini che sono sempre stati fedeli al proprio dovere». De Luca alla piazza e ai cittadini rivolge un appello: «Ci siamo ritrovati qui perchè almeno una volta nella vita ci siamo ribellati all'ingiustizia, abbiamo respirato il dolore del mondo. È per questo che dobbiamo combattere e vincere».



Gli avversari/1: Caldoro, un pastorello. Ai suoi avversari non risparmia critiche. Caldoro? «Un pastorello di San Gregorio Armeno, che tenerezza vederlo immobile accanto al premier Berlusconi. È sempre accompagnato da una balia, ora Cosentino, ora la Carfagna», dice. «Io ossessionato da lui? Venga ad un confronto, pure accompagnato da Fede - aggiunge - un confronto che farei giusto per regalarmi un'ora di effimero».



Gli avversari/2: Cesaro, sterminatore di congiuntivi. E poi stoccate per il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro: «È un oltraggio alla biologia, uno sterminatore di congiuntivi, lo chiamano «Gigino la polpetta». Battute alle quali Cesaro risponde: «Gli servirò una polpetta indigesta». Il Pdl Campania lo accusa di «balle e insulti»: «C'era più gente campana a Roma con Berlusconi e Caldoro che in piazza con De Luca».



Spillette, cappellini e 300 bus.
È stata una festa di bandiere e cappellini, palloncini blu e spillette distribuite ai manifestanti la kermesse di Piazza del Plebiscito, a Napoli, a sostegno di Vincenzo De Luca, in corsa per la carica di presidente della Regione Campania. Hanno sfiorato quota 300, secondo gli organizzatori, i pullman arrivati a Napoli dalle altre città della Campania: di questi 140 da Salerno e Provincia, gli altri da Avellino e Benevento.



In piazza Antonio Bassolino e Rosa Russo Iervolino. Molti i cittadini partenopei che hanno manifestato la loro presenza in piazza con il nome dei paesi di provenienza scritti sugli striscioni. A sventolare le bandiere del Pd, dei Verdi, dei Giovani democratici, dei Radicali: i partiti della coalizione di centrosinistra. Anche se non ha incrociato De Luca personalmente, il governatore campano uscente Antonio Bassolino è sceso in piazza («C'è più gente oggi in questa piazza rispetto a quando qui sono venuti Berlusconi e Veltroni»). E lo stesso ha fatto il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino che ha partecipato all'evento, spiegando di aver scelto di stare tra la gente e non dietro le quinte per poter incontrare i cittadini («Se la piazza indica qualcosa significa che c'è una prospettiva di vittoria che non è lontana»). In piazza anche molti candidati tra cui Antonio Marciano, Corrado Gabriele, le due capolista Fiorella Girace per Campania Libera e Paola De Vivo per il Pd. Presenti tra gli altri il segretario regionale Enzo Amendola e le parlamentari Teresa Armato e Maria Fortuna Incostante.
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