Quarto, il sindaco M5S piange in Aula, poi ha un malore. Sit-it Pd per chiederne le dimissioni. Picierno: Grillo ha ammesso voto inquinato

Quarto, il sindaco M5S piange in Aula, poi ha un malore. Sit-it Pd per chiederne le dimissioni. Picierno: Grillo ha ammesso voto inquinato
di Alessandro Napolitano
Venerdì 8 Gennaio 2016, 10:51 - Ultimo agg. 9 Gennaio, 08:25
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A Quarto il sindaco M5S piange in aula, poi ha un malore dopo una mattinata convulta. Si è aperto al grido di «onestà» la più attesa seduta del consiglio comunale, convocata in seguito le indagini della Dda sull'ex consigliere De Robbio. A far sentire la propria voce chi ha aderito al sit-in organizzato dal Pd, circa una cinquantina di persone che si sono ritrovate davanti alla sede comunale. Rinnovate le richieste di dimissioni da parte delle opposizioni. «Sindaco, lei non è parte lesa - ha dichiarato il consigliere Rossi - È la città ad esserlo. Lasci la poltrona». Prima del voto sulla questione pregiudiziale che ha rinviato la discussione sul "caso De Robbio", il primo cittadino Rosa Capuozzo, in lacrime, ha chiesto l'appoggio di tutti i partiti nella guerra contro la camorra. "Dobbiamo creare un fronte unito contro la malavita organizzata che vuole infiltrare le istituzioni", ha aggiunto. Dopo la dichiarazione, il sindaco ha avuto un malore e ha lasciato il consiglio comunale, scortata da carabinieri e urbana e inseguita da giornalisti e fotografi.
 



«Dimissioni, Vergogna!» c'è scritto sullo striscione in piazzale Europa dinanzi all'aula del consiglio comunale. I manifestanti hanno esposto una serie di cartelli. Il primo cittadino Rosa Capuozzo è finito nella bufera dopo le rivelazioni delle intercettazioni su possibili appoggi del M5S alle ultime elezioni da parte del clan camorristico Polverino. 

CONSIGLIO SOSPESO. Tanta la tensione in Consiglio: la seduta odierna è inizialmente stata sospesa per il caos scatenatosi dopo la bocciatura di una mozione dell'opposizione. I 5 consiglieri di minoranza avevano chiesto un Consiglio straordinario per dibattere degli ultimi fatti che hanno coinvolto la giunta grillina con l'inchiesta della magistratura per tentata estorsione al sindaco e voto di scambio da parte del consigliere de Robbio. Sono dovute intervenire le forze di polizia per evitare che la situazione degenerasse.

PICIERNO. Presente al sit-in, tra gli altri, l'europarlamentare Pina Picierno, che ha detto: «Il sindaco Capuozzo deve andare via subito. Non c'è tempo da perdere. Non possiamo aspettare l'intervento della commissione d'accesso. La gestione democratica del comune va ripristinata da subito. Serve una nuova competizione elettorale a cui partecipino tutti i partiti». L'europarlamentare chiede le dimissioni volontarie anche per evitare un commissariamento ad oltranza dell'ente. «Sarebbe l'ennesimo intervento del ministero dell'Interno su Quarto. Sarebbe insostenibile per la città. Il ritorno immediato alle urne consentirebbe di ripristinare la legalità che credo che nell'ultima competizione sia venuta meno». Secondo l'europarlamentare del Pd, Pina Picierno, «Grillo stesso ha ammesso che il voto a Quarto è stato inquinato dalla camorra come ha scritto ieri nel suo blog, aggiungendo poi che quei voti non sono stati determinanti. Come si possa sostenere tale tesi non lo so. In questi casi si va via. I grillini lascino che la democrazia venga riportata nel consiglio comunale di Quarto con nuove elezioni». A giudizio della Picierno «il comportamento di M5S sta ripercorrendo aspetti analoghi alla politica della Prima Repubblica. Ha riportato in auge quanto accadeva negli anni passati mostrando attaccamento al Palazzo. L'unica via per confermare l'onestà di cui i grillini si sono fatti bandiera sono le dimissioni del sindaco a Quarto». Secondo l'europarlamentare «onestà non è un'equazione matematica. Chiediamo di voltare pagina perché il voto di Quarto è stato inquinato da un imprenditore colluso con i clan e che tra l'altro ha organizzato l'estate scorsa i funerali del boss Casamonica a Roma».

IOVINE. Antonio Iovine, segretario Pd di Quarto ha detto a gran voce:
«Invece di dimettersi, il sindaco pensa al rimpasto di giunta. Siamo tornati a pratiche da prima Repubblica assurde».

I VERDI. «Abbiamo preso in prestito lo slogan del Movimento Cinque Stelle, L'onestà andrà di moda a Quarto, perché, di fronte al rischio di condizionamento delle Istituzioni da parte della camorra non devono esserci divisioni e tutti dovrebbero remare dalla stessa parte, al di là delle chiacchiere e delle difese ad oltranza delle poltrone». «Questo lo spirito che ha animato» la partecipazione dei Verdi al sit in organizzato fuori il Comune di Quarto questa mattina. A rappresentare il Sole che ride c'erano il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, i consiglieri comunale di Pozzuoli, Paolo Tozzi e Maurizio Orsi, e il gruppo di Quarto. «Ormai è chiaro che sia la base del Movimento Cinque Stelle, gli elettori, che i vertici, a cominciare dai parlamentari campani, hanno mollato al loro destino il sindaco Capuozzo e i Consiglieri comunali che, invece, continuano a restare incollati alle loro poltrone» ha detto Borrelli per il quale «a questo punto, visto che dal primo cittadino non arriva quello scatto d'orgoglio e di rispetto per le istituzioni, rappresentato dalle dimissioni, dovrebbero essere onorevoli e senatori del territorio - sottolineano i Verdi - a chiederle di fare un passo indietro per permettere alla magistratura di fare il suo lavoro e accertare se e come la camorra influenza la politica di Quarto». «Per gli stessi motivi, ribadiamo la richiesta dell'invio della commissione d'accesso da parte della Prefettura che non riusciamo a capire perché tarda ad arrivare visto che in altri Comuni è arrivata per molto meno» ha concluso il consigliere regionale dei Verdi ricordando che «a Quarto l'attenzione della Prefettura deve essere ancor più forte perché ci troviamo in un Comune che ha già vissuto lo scioglimento del Consiglio comunale per condizionamento della camorra e si trova in un'area dove i clan sono particolarmente forti».

FALANGA. «I fatti di Quarto, sui quali sta già indagando con zelo l'autorità giudiziaria, meritano ulteriore attenzione da parte della Commissione Antimafia affinché sia fatta piena luce sulle notizie emerse nei giorni scorsi, relative a presunte pressioni sulla giunta comunale grillina da parte di personaggi ritenuti vicini alla malavita organizzata. È per questo che ho chiesto che il sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo, venga a riferire al più presto in Commissione» ha dichiarato, in una nota, il senatore Ciro Falanga, presidente del gruppo Ala nello stesso organismo. «In qualità di parlamentare, componente della commissione Antimafia - prosegue il senatore - mi sono recato recentemente a Quarto, insieme con i deputati Rosaria Capacchione e Massimiliano Manfredi del Pd, proprio per toccare con mano fatti e circostanze denunciati dai media a proposito dell'amministrazione comunale del paese flegreo». «Fatti e notizie - conclude Falanga - che ora più che mai esigono ulteriori accertamenti»

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