Via libera dal Consiglio regionale, aula intitolata a Giancarlo Siani

Via libera dal Consiglio regionale, aula intitolata a Giancarlo Siani
di Gerardo Ausiello
Sabato 30 Gennaio 2016, 08:44
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La targa con il nome non c'è ancora ma ormai è deciso: l'aula che ospita le sedute del Consiglio regionale sarà intitolata a Giancarlo Siani, il cronista de Il Mattino ucciso dalla camorra. È l'unica scelta su cui l'assemblea campana, divisa su tutto, ha espresso ieri un consenso unanime.Anzi, la stessa proposta è nata in modo bipartisan, da un appello del Movimento 5 Stelle e di altri gruppi raccolto e fatto proprio dalla presidente del Consiglio regionale Rosetta D'Amelio. Il prossimo passo sarà, annuncia D'Amelio, «una cerimonia solenne» alla presenza dei rappresentanti istituzionali, delle autorità e dei familiari del giornalista assassinato nel 1985.

«Ringrazio la maggioranza e le opposizioni per la sensibilità politica e istituzionale dimostrata sostenendo la mia mozione con un voto unanime che, a trent'anni dalla morte di Siani, acquista un significato particolare - spiega la presidente - Abbiamo assunto quest'impegno a futura memoria delle giovani generazioni affinché, sulla scia dell'esempio di Giancarlo, possano e debbano rinnovare l'impegno civile e democratico nella lotta alla malavita organizzata ed a ogni forma di sopruso e di violenza, perché un Paese senza memoria non ha futuro». Dalla grillina Maria Muscarà arriva l'invito al Consiglio regionale ad intervenire perché «il luogo dove Giancarlo è stato ucciso, al Vomero, è in totale abbandono». Una preoccupazione condivisa da D'Amelio, che annuncia: «Telefonerò nelle prossime ore al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, per far sì che il luogo dove è stato assassinato Siani riacquisti il decoro che merita».

Di «monito ed esempio per i consiglieri» parla invece il capogruppo di Campania libera-Psi-Davvero Verdi, Francesco Borrelli, che «da giornalista prima che da consigliere» ha condiviso l'iniziativa: «Le istituzioni - sottolinea - devono tenere vivo il ricordo di persone che, con il loro impegno quotidiano, hanno difeso la legalità». Mentre Flora Beneduce (Forza Italia) si sofferma sulla necessità di tenere alta la vigilanza rispetto alla violenza e alla criminalità che «continuano a minacciare la nostra società»: in questo senso, è il suo ragionamento, occorre «sostenere chi, come i giornalisti, compie un'opera sociale importante». D'accordo Vincenzo Viglione, altro consigliere del Movimento 5 Stelle, che pure rimarca l'obbligo di «tutelare l'opera dei giornalisti, troppo spesso minacciati per la loro azione di verità»: «In questo modo si dà un segnale forte all'esterno sul piano della legalità e si accompagna il loro prezioso lavoro con una scorta civica». Gratitudine al Consiglio regionale viene espressa da Paolo Siani, fratello di Giancarlo e presidente della Fondazione Polis: «Grazie alla presidente D'Amelio e a tutte le forze politiche per questo gesto che, sono certo, non è formale ma è sostanza e impegno politico in favore della legalità e per il ricordo di tutte le vittime innocenti della criminalità. Sarebbe bello che anche altre istituzioni seguissero l'esempio del Consiglio regionale. Grazie, Giancarlo sarà contento».
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