Scuola, c'è il bando per il concorsone: 6mila posti in Campania. Ecco chi avrà più chance

Scuola, c'è il bando per il concorsone: 6mila posti in Campania. Ecco chi avrà più chance
di Elena Romanazzi
Venerdì 19 Febbraio 2016, 08:26 - Ultimo agg. 20:49
4 Minuti di Lettura

II prof che avranno più chance rispetto agli altri sono gli abilitati per l'insegnamento delle discipline letterarie, storia e geografia e matematica, fisica e scienze. Di cui c'è un gran bisogno, tanto che i posti disponibili sono rispettivamente 9.368 e 5.541. Non pochi.


Il concorso per l'assunzione dei docenti nel trienno 2016/2018 entra nel vivo. Questione di giorni e i bandi - sono tre - verranno pubblicati in Gazzetta Ufficiale. Tutto pronto, anche le polemiche e gli studi legali che stanno riscaldando i motori per impugnare i bandi. I posti disponibili sono complessivamente 63.712 così divisi: 57.611 su posti comuni e 6.101 per il sostegno. Numeri noti già da diverso tempo. Ma ora il Miur ha fornito anche la ripartizione regionale. E in Campania, malgrado lo scetticismo dei mesi scorsi, sono previsti 6.413 posti, la regione è seconda nella classifica dopo la Lombardia che ne conta 11.176.Tre i bandi previsti: una per la primaria e l'infanzia, secondaria di I e II grado ed uno ad hoc (novità assoluta) per il sostegno. Nessuno dovrà sottoporsi allo stress della prova preselettiva. Il che significa che ci saranno almeno 200mila aspiranti prof visto che è riservato agli abilitati. Ma potrebbero essere anche di più.È stata sciolta definitivamente anche l'incognita «inglese» nella prova scritta. Come anticipato la settimana scorsa dal ministro Giannini, le domande in lingua ((inglese, francese, tedesco o spagnolo, obbligatoriamente inglese per la primaria) restano due e saranno a risposta chiusa (al candidato verranno proposte 5 opzioni). In sostanza i quesiti sono stati strutturati per sondare la comprensione non la scrittura (il candidato dovrà comunque dimostrare di avere un livello di competenza pari almeno al livello B2). E il punteggio partirà da 0 a 3,5, in pratica un punto e mezzo in meno rispetto agli altri quesiti a risposta aperta. Tutto si svolgerà al computer. Ricapitolando per lo scritto ogni candidato avrà a disposizione 150 minuti per rispondere ad otto domande. Il punteggio è di 40 punti. Per l'orale, invece, tutto sarà più veloce: 45 minuti, una lezione simulata più un colloquio con la commissione.

Anche per questa i punti sono 40. Verranno valorizzati anche i titoli: le certificazioni linguistiche, i titoli abilitanti, il servizio, il dottorato per un massimo di 20 punti.Se tutto va bene si inizia il primo aprile. Può sembrare uno scherzo ma non lo è, per completare tutte le procedure entro luglio in modo da procedere con le prime immissioni in ruolo già a settembre. Dei 57.611 posti comuni 6.933 sono nella scuola dell'infanzia, 17.299 nella Primaria, 15.641 nelle Medie, 17.232 nelle Superiori. Sono, infine, 506 posti, quelli banditi sulla nuova classe di concorso A023, quella relativa all'insegnamento della lingua italiana per stranieri. Diverse le novità. Scorrendo l'elenco dei posti a livello nazionale spunta pure una cattedra di giapponese, una in arabo, ben 13 in cinese (sono sempre di più le scuole dove si insegna il mandarino), e ancora 3 posti per l'insegnamento dell'oboe, 2 di design del libro. Soltanto 81 i posti per storia dell'arte. Le funzioni per l'iscrizione al concorso saranno aperte alla fine del mese (il Miur sta predisponendo un mini-sito web dedicato dove si potranno reperire le informazioni utili e da cui si potrà accedere direttamente alla domande di partecipazione). Di certo c'è che il regolamento sulle classi di concorso (preludio ai bandi), dopo l'ok della Corte dei Conti, dovrebbe essere pubblicato tra oggi e lunedì in Gazzetta ufficiale dove conseguentemente i bandi per il concorso potrebbero trovare spazio martedì o venerdì (le due giornate riservate alla pubblicazione dei concorsi).C'è attesa ma non mancano le polemiche da parte dei tanti docenti esclusi dalla possibilità do partecipare al concorso.

E a questa si aggiunge la beffa della proroga delle graduatorie ad esaurimento (Gae) fino al 2019 contenuta nel Milleproroghe come denunciato dai grillini: «Come sempre - spiegano i parlamentari delle commissioni cultura di Camera e Senato - i docenti vengono presi in giro»