Le interviste del Mattino | Berlusconi: «Diplomazia e armi, solo così possiamo battere l'Isis»

Le interviste del Mattino | Berlusconi: «Diplomazia e armi, solo così possiamo battere l'Isis»
di Alessandro Barbano
- Ultimo agg. 24 Marzo, 18:56
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L'ex presidente del Consiglio e leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha rilasciato una lunga intervista al direttore del Mattino Alessandro Barbano. Molteplici i temi trattati, dalla politica internazionale a quella italiana. Si comincia con la minaccia del terrorismo dell'Isis e su un'analisi della situazione in Siria. «Diplomazia e armi contro l'Isis in Siria, occorre stabilizzare il Medio Oriente e poi consegnarlo al migliore dei dittatori possibili» è, in sintesi, il pensiero di Berlusconi. «I Paesi arabi sono tutti regimi - sostiene l'ex premier -. Putin difende Assad, io vedo un'alternativa, ma l'Occidente sbaglia a isolare la Russia. L'Europa non ha leader in grado di decidere e comunicarle ai rispettivi popoli». 

Sui musulmani Berlusconi è chiaro: «Sono una realtà, assurdo pensare di mandare via un milione e seicentomila persone» e sul Corano dice: «In quei versetti ci sono anche principi non ispirati alla civile convivenza». 

C'è spazio anche per alcuni aneddoti come quelli relativi alla fine di Gheddafi - «Litigai con Sarkozy per evitare l'attacco, avevo già presente il disastro» - e su Ratzinger: «Come il Papa anche io fui messo alla gogna ma molti esprimono quelle riserve». 

Spazio alla politica nazionale e alle prossime elezioni amministrative. Per quanto riguarda Roma, Berlusconi non ha dubbi: «Bertolaso è blindato, io in campo per la vittoria» e su Napoli, con Lettieri, sostiene che la partita sia aperta. «Gianni è un uomo del fare - dice - un imprenditore capace che mette la sua esperienza al servizio della città». 

Sul caso Verdini si esprime così: «Lui pensa che Renzi possa durare a lungo, ci siamo lasciati con una stretta di mano. Renzi è abusivo e illegittimo, ho creduto al patto del Nazareno ma lui ha scelto un'altra strada. Oggi c'è un regime. Forza Italia tornerà alla guida del Paese - ritiene infine Berlusconi. - Io ci credo, supereremo da soli il 40 per cento».

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