L'ultimo comizio di De Magistris
«Vincerò e abbatteremo le vele»

L'ultimo comizio di De Magistris «Vincerò e abbatteremo le vele»
di Maria Elefante
Giovedì 16 Giugno 2016, 21:28 - Ultimo agg. 17 Giugno, 09:22
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«Domenica sera sarò sindaco di Napoli e come primo atto firmerò l'abbattimento delle vele di Scampia». 
Luigi de Magistris affida alle agenzie il suo pensiero prima di arrivare in piazza Dante dove è atteso per la serata spettacolo targata «Dema».

La piazza ha cominciato a riempirsi già nel tardo pomeriggio: tanti i giovani, a conferma del fatto che il sindaco di Napoli ha mobilitato proprio i settori giovanili lì dove si è registrato il grande flop del Pd. 
 

 

La stessa scaletta della serata con Clementino e tanti altri rapper è evidentemente rivolta proprio a conquistare fino in fondo il consenso dell'elettorato giovane. Sul palco Mariasilvia Malvone e Francesco Paolantoni hanno «riscaldato» la serata in attesa dell' arrivo del sindaco. I suoi più stretti collaboratori hanno messo a punto gli ultimi dettagli. Pantaloni blu e camicia chiara. De Magistris si sente in famiglia e ha scelto un abbigliamento casual. Abbracci e pacche sulla spalla tra i tanti amici che lo circondano sopra e sotto il palco. Anche Patrizio Oliva come tutti quanti gli altri intervenuti, ha ribadito la necessità di andare a votare domenica. Disertare «significa abbassare la guardia - ha detto il pugile - dobbiamo continuare a sognare una Napoli città metropolitana e soprattutto invasa dai turisti a dispetto di chi dice che Napoli è la capitale della criminalità».

«Lettieri è un prenditore e un Cetto Laqualunque in salsa partenopea» ha esordito De Magistris che si è detto fiducioso sul risultato elettorale tanto da essere «convinto che domenica per noi voteranno anche tanti elettori di centrodestra che non si riconoscono in Lettieri, il quale vuole trasformare i sampietrini in diamanti».

«Domenica sera vincerete voi, vincerà la gente onesta di Napoli io sono solo uno strumento nelle vostre mani». Luigi de Magistris mobilita i suoi fans in vista del ballottaggio di domenica. In piazza Dante gli bastano cinque minuti con il microfono tra le mani per caricare al massimo i suoi sostenitori. L'appello è unico: «Andate a votare e portate la gente a votare» dice de Magistris con una voce ormai roca che indica gli ultimissimi sforzi della campagna elettorale. «Il nostro deve essere un processo popolare di liberazione - conclude - dobbiamo aprire il cuore
».

Il sindaco uscente si è anche rivolto agli elettori del Movimento 5 Stelle, agli astenuti, al popolo del Pd «perché - ha affermato - non penso che i dirigenti di partito possano orientare il voto». Un appello all'elettorato che non è - ha spiegato De Magistris - la ricerca di apparentamenti o accordi che - ha aggiunto - «non abbiamo accolto né cercato». «Noi - ha concluso de Magistris - siamo persone serie, non abbiamo promesso nulla se non il nostro impegno a lavorare con onestà, passione, amore e abnegazione per rilanciare sempre di più Napoli in Italia e nel mondo».

Ad inizio serata ci sono stati molti scambi di telefonate tra piazza Dante e piazza del Carmine per monitorare tra i due appuntamenti quello di de Magistris e di Lettieri quale registrasse maggiore affluenza di pubblico. E l'animazione è andata aumentando istante per istante dietro le quinte mentre davanti il popolo «Dema» si affollava davanti al palco. Tantissime persone hanno aspettato che il loro leader prendesse la parola. Dopo lo scrittore Maurizio De Giovanni e Alan De Luca è arrivato il momento in cui de Magistris è salito sul palco. Il suo intervento è iniziato intorno alle 22 anche se il sindaco già da diverso tempo era circondato dagli uomini del suo staff. Da tutti gli artisti comunque l'invito è lo stesso: «Domenica andate a votare. Chi decide di stare a casa rinuncia a un diritto. Napoli va protetta e valorizzata soprattutto vanno valorizzati i giovani. Sono loro, restando qui, a dover contribuire alla crescita della città». Applauditissima la chitarra di James Senese. I suoi assoli hanno introdotto il sindaco Luigi de Magistris. I ragazzi ballano in gruppetti alzando al cielo striscioni come in uno stadio. Pochi minuti fa infatti, sono state distribuite le bandiere di carta arancioni utilizzate anche come bandane.
Un'esplosione di energia sul palco.
E una piazza gremita. Clementino si è esibito per il popolo di Dema e ha intonato anche il coro ultras del Napoli. Ma «Il giorno non sarà all'improvviso». Quello che si aspettano i fan in piazza dovrà accadere domenica notte. Il resto promette di farlo Luigi de Magistris.



 

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