Sanità, nomine in cambio di voti
Blitz negli uffici di Casillo senior

Sanità, nomine in cambio di voti Blitz negli uffici di Casillo senior
di Leandro Del Gaudio
Venerdì 30 Settembre 2016, 11:19 - Ultimo agg. 19:24
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 Nomine nei punti chiave della sanità in Campania e consenso elettorale da spendere alle ultime elezioni in città: sia nelle elezioni in consiglio comunale, sia per il rinnovo del consiglio regionale. È lo sfondo investigativo che ha spinto la Procura di Napoli a firmare un decreto di perquisizione nei confronti di Francesco Casillo, padre di Mario, attuale capogruppo del Pd in consiglio regionale. Blitz della Finanza, Francesco Casillo (politico di antica militanza democristiana) è indagato per tentativo di concussione, voto di scambio e traffico di influenze: i militari hanno perquisito la sede del Pd di Boscoreale, quartier generale dell’ex consigliere regionale, a caccia di prove di presunti accordi sottobanco o di pressioni spregiudicate nei confronti di manager, commissari o direttori sanitari. Per quanto riguarda la presunta concussione, relativa alla nomina del dirigente della Asl Napoli tre, Casillo senior è indagato in concorso con Enrico Coscioni, consulente per la sanità del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Inchiesta che si avvale di testimonianze e intercettazioni, al lavoro i finanzieri del nucleo di polizia tributaria del comandante Giovanni Salerno, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino e dal pm Giancarlo Novelli. Ricordate cosa accadde qualche mese fa, a proposito di nomine in materia sanitaria? In Procura, venne convocato lo stesso Coscioni, che fu ascoltato dai pm per verificare il contenuto di una denuncia sottoscritta dall’ormai ex commissario dell’Asl Napoli tre, Salvatore Panaro.

Più in particolare proprio rivolgendosi a Panaro, Coscioni avrebbe pronunciato queste parole: «Che ci parli a fare con quello, tanto fra tre giorni ti mandiamo via». E ancora una frase a senso unico indirizzata a Panaro: «Nessuno ti vuole, i sindaci non ti vogliono, Casillo non ti vuole. Devi andare via». Parole alle quali si sono aggiunte anche altre testimonianze, che hanno inquadrato il presunto accordo - al momento tutto da dimostrare -, tra Casillo e Coscioni per imporre un certo tipo di scelte nei punti cardine della sanità regionale. Qualcosa in più di una pratica di spoil system, secondo quanto sarebbe emerso fino da una indagine ancora in corso, che ora attende la versione che verrà resa dallo stesso Francesco Casillo. Ma è dal decreto di perquisizione che emergono particolari della possibile traiettoria investigativa.

Scrivono gli inquirenti: «Vi è il fondato motivo per ritenere che ci siano documenti idonei a ricostruire le sollecitazioni ricevute da Francesco Casillo ed a sua volta effettuate nei confronti di personalità politiche, dirigenti della regione Campania e delle Asl finalizzate a far conseguire promessa di voti e del sostegno politico al figlio Mario, consigliere regionale della Campania, ed altri candidati da lui appoggiati». Chiaro il ragionamento della Procura? Uomo forte del Pd campano, Mario Casillo non è indagato nella vicenda delle nomine che vede coinvolto il padre, né gli inquirenti gli muovono altre contestazioni. Il suo nome però viene calato in un contesto di presunto voto di scambio, all’insegna di ipotesi al momento solo accennate: voti in cambio di nomine, sostegno di manager (e delle rispettive cordate) in punti chiave, in cambio di consenso elettorale.

Inchiesta che ha ancora un contenuto riservato, facile intuire che lo scenario investigativo in questi mesi si sia esteso, sia cresciuto al punto tale da rendere necessari approfondimenti sulle più recenti tornate elettorali: si cercano contatti o presunti accordi per piazzare i propri rappresentanti in Consiglio comunale e, più indietro nel tempo, in consiglio regionale.
Sotto i riflettori il flusso elettorale mosso da Casillo senior, non solo nei confronti del figlio Mario (che, va ribadito, resta estraneo alle accuse), ma anche nei confronti di un consigliere del Pd uscito vincente nella recente corsa per un posto in consiglio comunale.
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