Riprogrammare le cellule staminali
per creare nuovi farmaci | Lo studio

Riprogrammare le cellule staminali per creare nuovi farmaci | Lo studio
Martedì 4 Ottobre 2016, 17:54 - Ultimo agg. 11 Ottobre, 21:40
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Le cellule staminali, come si sa, sono decisive per migliorare l'efficacia delle terapie a bersaglio molecolare e ridurre la tossicità dei farmaci. Ora è possibile crearne di nuove correggendo il nostro Dna con l'Rna, un'altra parte importante del patrimonio genetico umano. È questo il risultato raggiunto in un laboratorio statunitense, utilizzando la tecnica hi-tech CRISPR-Cas9. Si tratta di una originale applicazione delle osservazioni fatte dal premio Nobel per la medicina, il giapponese Shinya Yamanaka.



Un altro tassello, nel puzzle delle cure del futuro, è stato così aggiunto con il recente lavoro intitolato «RNA-generated and gene-edited induced Pluripotent Stem Cells for disease modeling and therapy», pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Cellular Physiology. Autori: Ileana Zucchi, James Kehler e Rolland Reinbold, ricercatori del CNR-ITB, con Gianfranco Bellipanni, group leader all'Istituto Sbarro, e Antonio Giordano, direttore dello stesso Istituto, nella Temple University di Philadelphia, nonché professore di Anatomia patologica all'Università di Siena. Nel dettaglio, nello studio è stato ilustrato che l'Rna può essere usato per riprogrammare cellule umane adulte in staminali pluripotenti indotte (iPSCs) sia per modificarle (effettuando l’editing genetico) per applicazioni cliniche nell’ambito della medicina rigenerativa, dell'ingegneria dei tessuti e della medicina personalizzata. Utilizzando tecnologie alternative al trasferimento di Dna mediante vettori plasmidici o virali, i ricercatori sono stati in grado di generare e modificare iPSCs umane: «Senza il rischio di integrazione o di ritenzione di Dna nel genoma», ossia con un approccio più sicuro e clinicamente rilevante per lo sviluppo di terapie innovative. Applicazioni possibili? «Nelle cure dei tumori al polmone, al pancreas e al cervello. La ricerca sulle cellule staminali sta raggiungendo livelli tali che presto avrà un impatto nella vita di milioni di persone», sostiene Giordano.

 
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