Abruzzo, pesci tropicali come regali di Natale:
la Forestale stronca traffico clandestino

Abruzzo, pesci tropicali come regali di Natale: la Forestale stronca traffico clandestino
Venerdì 2 Dicembre 2016, 11:04 - Ultimo agg. 12:09
2 Minuti di Lettura
Sarebbero finiti anche negli acquari dei negozi di animali di Pescara e L'Aquila. Quasi due tonnellate di coralli vivi duri del tipo Catalaphyllia, Euphyillia, Fungia, Scolymia, Welisophyllia ed oltre 25mila esemplari di pesci tropicali delle specie Acanthurus Leucosternon, Pomacantuhs Imperator, Heniochus Acuminatus, Lion Fish, Lysmatadebelius, per un valore commerciale totale di circa 250 mila euro, sono stati sequestrati a Fiumicino. L'indagine è partita dal controllo di alcune spedizioni in arrivo dall'Indonesia e da Singapore apparentemente regolari, in quanto corredate dalla documentazione doganale e dalle certificazioni Cites necessarie per
l'importazione nel territorio di San Marino. I pesci e i coralli, però, grazie alla compiacenza di un grossista di Monterotondo, non sarebbero mai arrivati all'azienda di San Marino destinataria della spedizione, ma dirottati su tutto il territorio nazionale, in violazione delle procedure previste dalla normativa di settore italiana ed internazionale.

Per questi motivi, i 6 presunti responsabili, compreso il titolare della società di vendita all'ingrosso di Monterotondo, sono stati denunciati, a vario titolo, per i reati di maltrattamento di animali, violazioni alle leggi e regolamenti inerenti l'importazione e commercializzazione di specie animali protette dalla Convezione di Washington, nonché contrabbando aggravato. I Finanzieri del Gruppo di Fiumicino, infatti, coadiuvati dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato, dopo aver seguito il camion carico di coralli e pesci, hanno appurato che il modus operandi del gruppo criminale prevedeva lo smistamento degli esemplari proprio nei pressi dell'area Cargo City di Fiumicino, in un anonimo piazzale.

Gli animali avrebbero così continuato il loro viaggio in diverse destinazioni sul territorio italiano, tra cui L'Abruzzo, senza il minimo rispetto delle procedure inerenti il trattamento e la movimentazione di fauna tropicale, con il rischio di ulteriori inutili sofferenze per le delicate specie trasportate. Le indagini sulla documentazione contabile, di trasporto e veterinaria, hanno consentito di individuare i reali destinatari degli
esemplari protetti, in particolare negozi di acquariologia in provincia di Ravenna, Latina, Roma, Frosinone, Pescara, L'Aquila, Campobasso, Napoli, Salerno, Potenza, Siracusa e Catania.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA