Cremona, il parroco rinuncia al presepe:
«Ho rispetto di islamici e induisti»

Don Sante Braggiè
Don Sante Braggiè
Venerdì 9 Dicembre 2016, 19:59 - Ultimo agg. 10 Dicembre, 11:55
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Il presepe al cimitero di Cremona si farà, come tutti gli anni, ma non sarà il parroco a prepararlo. La decisione è stata presa dopo il clamore che ha suscitato il presunto rifiuto del cappellano don Sante Braggiè di allestire la Natività. Il suo 'no', si è detto, è motivato 'dal rispetto verso altre religioni e dalla volontà di non entrare in dinamiche politiche'. Una ricostruzione tuttavia smentita dal prelato che parla di «bufala».

Lo scrupolo di don Sante sarebbe stato di evitare soprattutto la suscettibilità dei fedeli islamici e degli induisti, che compongono le due comunità religiose più numerose in provincia di Cremona. «Non è vero nulla - dice però il parroco all'Adnkronos - questo presepe non è mai stato fatto da sacerdoti, era fatto dall'assessore Claudio Demicheli assieme a dei volontari. Io che ho preso servizio solo dall'inizio dell'anno l'ho spiegato: il materiale è pesantino, da solo non riesco a farlo e lui mi ha risposto che anche se non fa più l'assessore se ne continuerà ad occupare e lo farà lui». Dunque il presepe ci sarà. «Ma sicuro. Anche se il cimitero è di tutti mica solo dei cristiani».

Ma guai a tirare in mezzo la diversità delle fedi, o di turbamenti e altro. «Io non ho problemi con nessuno.
Faccio anche il cappellano della squadra di calcio e batto il 5 con gli atleti americani che sono musulmani. Ma scatenare polemiche e mettermi in mezzo a situazioni che non sono le mie.... Oggi basta che uno dica una parola che viene presa e strumentalizzata. E questo è inaccettabile».


Il presepe lo faranno alcuni volontari, già dalla prossima settimana, che hanno risposto all'invito dell'ex assessore ai servizi cimiteriali, il leghista Claudio Demicheli che spiega la sua decisione: «Saranno messe a disposizione le statue che ora sono nei magazzini». Demicheli oggi ha infatti incontrato l'assessore in carica, Rosita Viola, esponente di Sel. Le ha spiegato di avere accolto l'appello di don Mori e di provvedere senza oneri per il Comune alla preparazione del presepio per non interrompere una tradizione che dura da anni.
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