Nella prima sezione spiccano alcuni pezzi d'eccezione: si parte da un frammento sconosciuto della Commedia di Dante, databile al 1370-80 circa, foglio contenente 90 versi del Canto X dell'Inferno, quello celebre di Farinata degli Uberti e Cavalcante Cavalcanti. Si tratta di un foglio in pergamena rinvenuto all'interno di una legatura, usurato dal tempo ma di grandissimo fascino (275 x 200 mm, stima tra 4.000-6.000 euro).
Sempre nella stessa sezione meritano attenzione le tre lettere di Leopardi, tutte indirizzate ad un poco noto corrispondente del Poeta, il medico Francesco Puccinotti di Macerata (stima tra i 10.000 e 14.000 euro ciascuna).
Curiosa la tessera dell'AGIS di Enrico Berlinguer per il libero accesso ai cinema (stima 500-600 euro). Un ampio settore è dedicato ai libri del Novecento, illustrati e d'artista, in edizioni limitate e spesso firmate o con dedica. Meritano menzione le opere di Bonalumi, Burri, Castellani, Fautrier, Fontana, Mirò, Paladino, e su tutte la prima edizione, stampata in appena 80 esemplari, de Il Porto Sepolto di Ungaretti, di cui quest'anno si festeggia il centesimo anniversario (uscì proprio nei primi di dicembre del 1916). Questo esemplare è appartenuto allo stesso Ungaretti (Stabilimento Tipografico Friulano, 1916, mm. 245 x 188, stima 20.000-35.000 euro). Da segnalare anche il primo testo edito di storia dell'arte, il celebre Gaurico del 1504, che per la prima volta stabilisce i canoni nella scultura e della pittura, nonché i generi e le categorie (stima 8.000-10.000 euro). Per gli appassionati di scacchi, il lotto 680 contiene uno dei primi manuali conosciuti: il 'Libro da imparare giochare a scachì di Pietro Damiano, una rarità mai comparsa in asta negli ultimi 40 anni.