C'è Salvini, scontri a Napoli:
tutte le reazioni dei politici

C'è Salvini, scontri a Napoli: tutte le reazioni dei politici
Sabato 11 Marzo 2017, 14:33 - Ultimo agg. 21:50
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Non solo i cittadini. Anche i politici sono divisi sulla visita di Matteo Salvini a Napoli, come dimostrano le dichiarazioni.

De Magistris. «Il dissenso è legittimo. Tutti esprimiamo dissenso per le politiche di Salvini in diverse modalità. Ma il dissenso ci accomuna» dice il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ai giornalisti che chiedevano un commento sull'occupazione di parte della Mostra d'Oltremare avvenuta ieri da parte di alcuni ragazzi di centri sociali contrari allo svolgimento della manifestazione di Salvini, in programma oggi. L'ex pm ha ricordato che il 'nò dell'Amministrazione comunale all'utilizzzione della Mostra è motivato dalla «forte distanza dalle politiche di Salvini che sono di chiara impronta razzista, xenofoba, antimeridionale e contro i napoletani. Salvini ora chiede scusa ai napoletani perché si avvicina la campagna elettorale. La lotta sarà dura politicamente, non violenta ma non ci facciamo prendere in giro da Salvini che a Napoli non passa».

Valente. «Siamo alle solite de Magistris agisce come se avesse il monopolio della piazza». Lo afferma Valeria Valente, deputato e consigliere comunale del Pd. «È dal 2011, infatti, che ogni volta che arriva un rappresentante politico che il sindaco ha scelto come nemico di turno, si prova a sabotarne le manifestazioni, non attraverso la legittima espressione del dissenso, ma attraverso il tentativo di sopraffazione fisica dell'avversario. Sono stata vittima di quella violenza quando il 25 aprile non mi fu concesso di partecipare al corteo per la Liberazione. Quest'intolleranza è insopportabile ed è ancora più preoccupante il fatto che a stimolarla, ad utilizzarla e a sfruttarla sia colui che invece dovrebbe occuparsi di Napoli, città che da sempre vive conflitti sociali profondi che andrebbero pacificati e risolti e non strumentalizzati ed ampliati. Quello di de Magistris è laurismo altro che rivoluzione, è l'utilizzo del malessere sociale per meri scopi di consenso personale», aggiunge Valente.

Carfagna. «Aspettiamo un sussulto di dignità da parte del sindaco de Magistris. Aspettiamo che, rispettando il suo ruolo, esprima ferma condanna nei confronti delle bestie incappucciate che oggi hanno ridotto Napoli ad una trincea, spaventando i cittadini e devastando la città. Aspettiamo che spenda qualche parola e che ringrazi, come facciamo noi, tutte le forze dell'ordine: Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia per il loro impegno, il loro lavoro e la loro dedizione nel difendere Napoli oggi ed in ogni giorno dell'anno. Aspettiamo che esprima, al pari nostro, solidarietà e vicinanza per i poliziotti feriti. Auspichiamo anche massima severità per chi si è reso colpevole delle violenze di questo pomeriggio». Così in una nota Mara Carfagna, parlamentare di Forza Italia e consigliere comunale a Napoli.

Caldoro. «Caro Matteo Salvini bene che tu abbia potuto dire la tua. Io lavoro per il Sud. Tu, da come ascoltato, per il Nord» scrive in un tweet Stefano, capo dell'opposizione di centrodestra nel Consiglio regionale della Campania, rispondendo al leader della Lega che, sottolinea una nota, «lo ha criticato durante l'intervento a Napoli». Caldoro in un video «aveva rivendicato il diritto di Salvini a manifestare a Napoli ma aveva bocciato le sue politiche contro il Sud, tutte a vantaggio del Nord».

Alemanno. «La responsabilità della violenza che ha colpito Napoli ricade sul sindaco De Magistris, che ha fomentato l'odio ideologico contro Salvini. Sono settimane che il Sindaco chiama alla mobilitazione i centri sociali e il peggiore antagonismo contro il diritto democratico di parlare che non può essere negato a nessuno. Per questo il Ministro dell'interno, il Governo e il Capo dello Stato devono prendere in seria considerazione la necessità di commissariare il Comune di Napoli. De Magistris non è degno di rappresentare tutti i napoletani e di garantire la legge e le istituzioni in città». Lo dichiara in una nota Gianni Alemanno, Segretario nazionale Movimento Nazionale per la Sovranità.

Furlan. «Piena solidarietà ai lavoratori della polizia ed alle altre forze dell'ordine di Napoli. La violenza e la guerriglia urbana non hanno giustificazioni e vanno sempre condannati. Senza se e senza ma». Lo afferma la Segreteria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, sulla guerriglia a Napoli per il comizio di Matteo Salvini.

Saltamartini. «Abbiamo visto i risultati della campagna d'odio di De Magistris di questi ultimi giorni contro Salvini: molotov, scontri con la polizia, gente terrorizzata. Si vergogni!». Così Barbara Saltamartini, vicepresidente dei deputati leghisti. «Le ferite di Napoli - avverte Saltamartini - non possono essere curate da un sindaco immaturo e rancoroso, un ex magistrato che non conosce e non rispetta la costituzione sulla quale ha giurato». «Noi oggi gli abbiamo dimostrato che non può bloccarci perché l'onda rivoluzionaria delle nostre idee non si ferma con vecchi e stantii retaggi culturali o con decine di violenti nullafacenti. Ci dispiace per i napoletani che sono nelle sue mani. Su De Magistris si potrebbe scrivere un libro: Se questo è un sindaco», conclude Saltamartini.

Meloni. «Auto in fiamme, sassi e molotov contro le Forze dell'Ordine, cittadini ostaggio della violenza: è lo spettacolo indegno inscenato a Napoli dai centri sociali per impedire al segretario di un partito di esprimere le sue idee». Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «È vergognoso che in democrazia ci siano sedicenti rivoluzionari e figli di papà che si arrogano il diritto di decidere chi possa parlare e chi no e usino ogni scusa per devastare le città - aggiunge Meloni - . La Napoli migliore, onesta e libera non si riconosce in questa gentaglia. Se l'Italia è ancora una democrazia, mi aspetto una condanna unanime del mondo politico».

Lupi. «Con Salvini non mi accomunano certo le posizioni politiche, ma in politica si può essere molto distanti e avversari senza mai negare all'altro il diritto di esprimersi. Di quanto sta succedendo a Napoli porta la responsabilità chi con le sue dichiarazioni ben poco istituzionali ha creato il clima e le premesse perché tutto questo succedesse». Lo dichiara, dalla Winter School di Roccaraso, Maurizio Lupi, presidente dei deputati di Area popolare.

Romani. «La violenza criminale del cosiddetto corteo anti-Salvini a Napoli è un fatto gravissimo che non ammette giustificazioni e va duramente stigmatizzato». Lo dichiara Paolo Romani, presidente dei senatori di Forza Italia.
«Trovo inconcepibile che uno dei leader del centrodestra non possa liberamente fare una manifestazione in una grande città italiana senza scatenare tanto odio e tanta delinquenza antagonista», aggiunge Romani. «A Matteo Salvini e alle forze dell'ordine impegnate a far rispettare la legge e la libertà di opinione esprimo la mia solidarietà e quella di tutto il gruppo di Forza Italia al Senato», conclude il capogruppo azzurro al Senato.

Pagano. «Per De Magistris la libertà di parola e di pensiero, principio garantito dalla Costituzione, è un capriccio. Questo è quello che farnetica una persona che dice di fare il sindaco. Uno che guida i centri sociali la dice lunga sul suo senso di giustizia e legalità. Dove sono i professori della democrazia? Alla larga da questa gente. Anche per questo insieme a Salvini vinceremo. L'alternativa al caos è solo lui». Così il deputato Alessandro Pagano, della Lega-Noi con Salvini.

Coppeto. «Sono preoccupato per il clima politico della città: Salvini è un pessimo politico che divide e non aiuta la coesione sociale del paese. La risposta di queste ore non è quella giusta». Lo sottolinea, in una nota, Mario Coppeto, capogruppo di « Napoli in Comune a Sinistra». «La presenza dei black bloc, prevedibile, - continua - sono un atto inquietante e ad essere sconfitta oggi sarà la città che vanta una storia di tutto rispetto per l'alto profilo democratico e di tolleranza. Vivo e continuo a vivere nella grande lezione delle quattro giornate di Napoli. L'arroganza, la sopraffazione, il razzismo e tutte le forme di fascismo si combattono con le armi della democrazia e la pratica politica». «Il Presidente del consiglio comunale, Alessandro Fucito, - conclude Coppeto - convochi con urgenza una seduta straordinaria del consiglio comunale ed il Sindaco riferisca in aula su tutta la vicenda che ha riguardato la presenza di Salvini in città e gli scontri che ne sono succeduti».

Maulullo. «De Magistris ha deciso di porsi al di fuori del perimetro democratico, con l'ignobile sceneggiata messa in atto per portarsi a casa due voti di centri sociali e neoborbonici, a scapito del diritto di parola di Salvini». Così il deputato di Forza Italia Stefano Maulullo. «Schierarsi con chi rinnega la democrazia, - aggiunge - fa strame della legge e legittima la violenza sono motivi sufficienti per il provvedimento più duro. Non è tollerabile che sia dovuto intervenire il Ministro degli interni per costringere il Sindaco di Napoli a smettere di agire come un Masaniello fuori tempo massimo. A questo punto che sia rimosso, per restituire alla Campania ed a Napoli la dignità che le è propria».

Scotto. «Credo sia giusto fermarsi un attimo e riflettere. Napoli è una città di dialogo e di confronto. E Salvini non è un uomo di dialogo e di confronto». Lo scrive Arturo Scotto di Articolo 1 - Movimento democratico e progressista su Facebook. «Anima sentimenti di odio - aggiunge Scotto - e contribuisce a incendiare la società italiana con slogan razzisti. Oggi sarà a Napoli. Non vale la pena andarlo ad ascoltare. Ma sarebbe sbagliato impedirgli di prendere la parola. La città ha anticorpi solidi che affondano le radici nelle Quattro giornate. Non serve a nessuno farne un martire e consegnargli nelle mani l'ennesima arma di propaganda».

Civati. «Io non sono per gli scontri di piazza, sono una persona pacifica ma faccio una riflessione politica, c'è una contraddizione che non è sanabile tra Salvini e Napoli». Lo ha detto Pippo Civati, leader di Possibile, a margine di una iniziativa di Green Italia a Napoli. «Quando si fa della cialtroneria politica come Salvini - ha detto Civati - si incappa in qualche contraddizione. Prima i napoletani erano terroni e puzzavano, era una polemica contro quell'Italia che non ce la faceva e da cui la Padania si voleva staccare. Ora Salvini ha cambiato strategia, è diventata nazionale e pensa che tutto si possa far sparire. Ma quando si dicono queste cose immonde poi si pagano».

Gasparri. «Che vergogna demagistris che alimenta odio contro #salvinianapoli. Che pena la viltà della #mostradoltremare Solidali con matteosalvini».

Rotondi. «Se nel mondo dici Napoli, si traduce ospitalità, accoglienza, dialogo ed apertura alle idee di tutti. È l'identità di una città e della sua millenaria cultura. Non la rappresenta un sindaco che chiude l'accesso ad un avversario politico ed io, come deputato eletto a Napoli e capolista della lista più votata in città, avverto il dovere di essere presente oggi alla Mostra d'Oltremare e di ascoltare Salvini». Così il segretario politico di Rivoluzione Cristiana, Gianfranco Rotondi. «Il segretario della Lega abbatte il muro della Padania e viene a confrontarsi coi problemi di Napoli. La risposta della politica napoletana non può essere di erigere un altro muro. È appena il caso di segnalare - conclude Rotondi- il comportamento anomalo di un sindaco che fomenta i facinorosi e, anziché collaborare all'ordine pubblico, costringe oggi mille unità di polizia a seguire un comizio invece di contrastare la criminalità comune».
 
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