Appena sei mesi prima dell’incidente, dicono i Drew, in circostanze molto simili hanno salvato un altro piccolo che da allora è cresciuto ed è in salute. È probabile che entrambe le madri siano state colpite da un’automobile. Per ogni dieci incidenti che coinvolgono un animale, in Australia, nove sono responsabilità dei canguri. Come racconta Matthew, a lui e Monica capita spesso di vedere i canguri investiti sul ciglio della strada. I piccoli canguri crescono a stretto contatto con la madre. Quando nascono sono grandi come caramelle e dal canale uterino si spingono lentamente fino al marsupio materno, dove rimangono anche per un anno. Il marsupio è per loro una casa, un mezzo di trasporto e una fonte di protezione. Anche quando non usa più il marsupio materno, il piccolo canguro rimane vicino alla madre per un ulteriore periodo che va da uno a sei mesi, nei quali continua a prendere il latte.
Nei casi in cui la madre sia stata ferita o sia morta, un piccolo può sopravvivere fuori dal marsupio se le condizioni di quest’ultimo vengono ricreate in modo scrupoloso.
Particolarmente importanti sono il calore e un latte artificiale che fornisca gli stessi nutrienti presenti nel latte di canguro. Secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) i canguri sono classificati come specie di minor preoccupazione. Ne vengono uccisi milioni, legalmente, per la carne e per le pelli. In Australia vivono tra i 30 e i 50 milioni di canguri, il che aumenta di molto il rischio che vengano investiti dalle auto. Come gestire queste popolazioni è diventato oggetto di controversie. L'abbattimento selettivo e la caccia sono consentiti su base regolare, per proteggere i pascoli e ridurre la competizione per le risorse con il bestiame locale.