Cinzia Th Torrini e il metodo tedesco: «Massaggio gli attori, ma no a viziati e stagisti schiavi»

Cinzia Th Torrini e il metodo tedesco: «Massaggio gli attori, ma no a viziati e stagisti schiavi»
di Francesca Cicatelli
Giovedì 20 Aprile 2017, 19:49 - Ultimo agg. 19:52
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Lei che in Germania ha studiato a lungo cinematografia, mantenendosi con lavori di fortuna, è affezionata al metodo tedesco e pretende disciplina anche sul set. Cinzia Th Torrini, regista che ha riscosso particolare successo tra il grande pubblico soprattutto con la serie «Elisa di Rivombrosa» e ora con l'esoterica fiction Rai «Sorelle», chiede pazienza e puntualità agli attori: «È indice di professionalità. La capacità di attendere e ascoltare fa parte di questo mestiere».
 


Si racconta nella videointervista a Il Mattino in cui spiega il suo metodo di lavoro e si qualifica come «una brava psicologa, capace di entrare nei pensieri degli attori e capire cosa frulla loro in testa». È talmente empatica che sa quando è il caso di intervenire, perché no «anche con un massaggio a stemperare la tensione».

Ha progetti anche su Napoli. Nella città campana vorrebbe girare una rievocazione storica. Infine sbaccella consigli per giovani registi esordienti con poche possibilità economiche: «Chi non riesce ad entrare in una scuola pubblica di cinematografia, si rimbocchi le maniche e impari ad osservare». Quindi rivela di «essere ricorsa a stagisti non retribuiti anche per il set di Elisa di Rivombrosa. Poi a fine riprese ho premiato la loro caparbietà con una colletta. L'importante è non schiavizzare nessuno e consentirgli di apprendere».

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