«Non sono Angela Celentano»: parla Brissia, alias Celeste Ruiz

«Non sono Angela Celentano»: parla Brissia, alias Celeste Ruiz
di Ciriaco M. Viggiano
Giovedì 18 Maggio 2017, 06:40
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«Mi chiamo Brissia, non sono Angela Celentano»: a parlare, in un'intervista al programma televisivo "Chi l'ha visto?", è la 35enne psicologa messicana finita al centro dell'inchiesta sulla bambina di Vico Equense scomparsa il 10 agosto 1996 durante una gita sul monte Faito. Nel 2010 la foto del profilo Facebook di Brissia fu rubata e attribuita a una fantomatica Celeste Ruiz, una ragazza che affermò di essere Angela, di trovarsi in Messico e di non voler essere più cercata. Ora, a distanza di sette anni, Brissia fa chiarezza sulla vicenda davanti alle telecamere della Rai.

«Mi hanno avvertito i miei amici - racconta la 35enne che oggi vive in Francia - Quando hanno visto quella foto, hanno creduto che la scomparsa fossi io. A quel punto ho contattato il sito della famiglia di Angela Celentano». Per Maria e Catello, i genitori della piccola scomparsa nel 1996, è stata l'ennesima doccia fredda. Anche perché il test del dna, al quale Brissia è stata successivamente sottoposta, ha escluso qualsiasi legame di parentela con i Celentano facendo così "sgonfiare" la pista messicana seguita dalla Procura di Torre Annunziata. «Avevo vent'anni quando fu scattata quella foto, nel 2002 - continua Brissia - ma ho accettato ugualmente di fare l'esame del dna. Mi è dispiaciuto spezzare il cuore ai signori Celentano, ma io non sono Angela. So chi sono io e chi sono i miei genitori».

La vicenda ha creato scompiglio nella vita della 35enne messicana: dopo essere stata vittima di un furto d'identità, si è trovata davanti ai magistrati della Procura di Torre Annunziata che dal 2010 indagano sul mistero di Celeste Ruiz. «Mia figlia si è spaventata vedendo la mia foto in televisione - conclude Brissia - ma alla fine ha realizzato un disegno che ho regalato ai signori Celentano quando ci siamo incontrati». Resta da capire chi e perché abbia rubato la fotografia di Brissia per poi fingersi Celeste Ruiz: un mistero nel mistero al quale i pm oplontini intendono dare risposta.

 

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