Marinella sbarca a Roma: «Le mie cravatte nella capitale, si avvera un sogno»

Marinella sbarca a Roma: «Le mie cravatte nella capitale, si avvera un sogno»
Giovedì 18 Maggio 2017, 20:08
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«Si avvera un sogno: eravamo a Napoli e a Milano e cercavamo da tempo il locale giusto a Roma. Eccoci qui finalmente nel negozio dove era Hermes, in pieno Tridente, in una strada strategica. Inizia per noi una nuova avventura, perché vorremmo trasmettere un poco della nostra napoletanità ai romani, anche se avevamo già molti clienti nella capitale». A parlare è Maurizio Marinella, erede del celebre marchio di cravatte made in Napoli, che oggi inaugura il suo agognato negozio romano, in via di Campo Marzio, a due passi dal Parlamento e dietro al salotto di Roma, piazza San Lorenzo in Lucina. Per la maison si tratta del quarto negozio in Italia, dopo la storica sede in Piazza Vittoria a Napoli inaugurata nel 1914 e i due punti vendita a Milano, aperti rispettivamente nel 2003 e nel 2014.

«L'apertura del negozio di Roma rappresenta per noi un grande orgoglio, il completamento di un percorso che ci lega ulteriormente alla nostra amata Italia», commenta Marinella con vena patriottica. «Un percorso che - aggiunge - partendo da Napoli più di cento anni fa e passando per Milano, ci ha portati ora a coronare il sogno di essere presenti anche nella Capitale».

Il marchio E. Marinella è stato in grado di replicare nella sede romana la stessa atmosfera degli altri negozi in tutto il mondo, sparsi tra Milano, Londra, Tokyo e Hong Kong. Oltre alle cravatte, simbolo storico del marchio, le collezioni E. Marinella includono anche camicie, borse, prodotti in pelle, foulard, profumi e caschi. «Sicuramente cercheremo di portare i valori e l'entusiasmo che ci ha sempre contraddistinti anche a Roma: attenzione al cliente, cordialità, professionalità e, ovviamente, le nostre cravatte - assicura Marinella - anche se per Roma abbiamo pensato a un profumo, che si chiama Anteprima e una linea di borse da donna che riportano sulla pelle il disegno di alcune cravatte della linea Archivio, degli anni Trenta. Continueremo a provare ad essere un simbolo positivo della nostra città, qualcosa di cui Napoli potrà sempre essere orgogliosa»
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