La morte di Marco Prato, il pianto della mamma di Luca Varani

La morte di Marco Prato, il pianto della mamma di Luca Varani
Martedì 20 Giugno 2017, 10:32 - Ultimo agg. 11:36
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«La mamma di Luca Varani, appresa stamattina la notizia del suicidio di Marco Prato, ha pianto. Ho appena sentito il padre di Luca e di nuovo ho colto la grande umanità e la compostezza di questi genitori», ha dichiarato il professor Vincenzo Mastronardi, consulente legale della famiglia Varani. «Seppur nella sofferenza immensa, la famiglia continua a ripetersi: cosa avrà passato in quei momenti Luca, quando voleva riprendersi e realizzava, aveva franca percezione, che stava per morire”», dice il criminologo. «Il loro pensiero va al vissuto del figlio negli ultimi istanti, lasciato a terra con un coltello infisso nel petto mentre gli assassini, stanchi, dormivano».

Scioccata per la morte di Marco Prato, è la fidanzata di Luca Varani. «Una vita è una vita. Sono scioccata per quanto accaduto ...Solo due parole: silenzio e rispetto per il lutto delle famiglie». È quanto ha scritto poco fa su Fb Marta Gaia Sebastiani, la ragazza legata da una lunga relazione a Luca Varani, ucciso a marzo 2016 a Roma, nel giorno della notizia del suicidio nel carcere di Velletri di Marco Prato, il pr accusato insieme a Manuel Foffo dell'omicidio.

«La morte di Marco Prato è una tragedia nella tragedia del povero Luca Varani e dei suoi genitori.
Non penso che Prato si sia tolto la vita per rimorso e pentimento: nè lui nè Manuel Foffo si sono comportati bene con i genitori di Luca» ha affermato l'avvocato Alessandro Cassiani, legale della famiglia di Luca Varani, commentando la notizia del suicidio di Prato. «Credo che alla base del suicidio ci siano più fattori: fermo restando che il carcere era l'unica strada che lui e Manuel Foffo hanno meritato per la gravità del fatto loro attribuito - aggiunge l'avvocato -. Ritengo che abbiano pesato su Prato la lunga detenzione, l'estenuante attesa del processo che ha dovuto subire due rinvii per lo sciopero degli avvocati quando si sarebbe potuto chiudere in fretta optando per il rito abbreviato, come ha fatto l'altro imputato, e soprattutto il fatto che in udienza avrebbe deposto, su citazione della Procura, lo stesso Foffo, che avrebbe scaricato sull'ex amico ogni responsabilità.
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