Buone notizie per chi beneficerà dell'Ape social, l'anticipo pensionistico previsto per le persone di 63 anni, con almeno 30 anni di anzianità contributiva, che rientrano in categorie socialmente deboli e non sono titolari di alcuna pensione diretta. Trattandosi di una indennità e non di una pensione, l'Ape social usufruisce delle detrazioni e dei crediti d'imposta previsti per i redditi da lavoro dipendente, incluso il bonus di 80 euro non riconosciuto ai pensionati.
L’indennità non è invece compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria, con l’assegno di disoccupazione (ASDI), nonché con l’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale.
È invece compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa dipendente o parasubordinata soltanto nel caso in cui i relativi redditi non superino gli 8.000 euro lordi annui e con lo svolgimento di attività di lavoro autonomo nel limite di reddito di 4.800 euro lordi annui. Nelle ipotesi di superamento del limite annuo, il soggetto decade dall’Ape social e l’indennità percepita nel corso dell’anno in cui il superamento si è verificato diviene indebita. A quel punto l'Inps procede al recupero.
Ape social, buone notizie per chi ne beneficerà: salvo il bonus di 80 euro
Martedì 20 Giugno 2017, 09:26
- Ultimo agg.
3 Novembre, 19:05
1 Minuto di Lettura
© RIPRODUZIONE RISERVATA