Gerusalemme, polemiche per i metal-detector sulla Spianata: riaperti due accessi

Musulmani pregano fuori dalla moschea di Al Aqsa sotto lo sguardo dei soldati israeliani
Musulmani pregano fuori dalla moschea di Al Aqsa sotto lo sguardo dei soldati israeliani
Domenica 16 Luglio 2017, 15:06 - Ultimo agg. 17 Luglio, 14:37
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Destano opposizione fra i palestinesi le misure di sicurezza che Israele intende adottare da oggi attorno alla Spianata delle Moschee di Gerusalemme in seguito al cruento attentato di venerdì. Le misure prevedono la graduale installazione di metal detector fissi a tutti gli accessi, nonchè di diverse telecamere di sorveglianza esterne al perimetro della Spianata. In un'intervista radio il direttore della moschea al-Aqsa, Omar al-Kiswani, ha sostenuto che questi provvedimenti «contrastano con lo Status quo e con il ruolo del Waqf (l'ente per la protezione dei luoghi islamici, ndr) nella Spianata». «Se fossero adottati - ha avvertito - sarebbe un passo molto pericoloso». Netta opposizione alle misure di sicurezza preannunciate da Israele è stata espressa anche da Muhammad al-Alul, vice capo di al-Fatah: «La moschea al-Aqsa sarà nuovamente sicura - ha affermato, riferendosi all'intera Spianata - solo quando vi verrà vietato l'ingresso ai soldati e ai coloni israeliani».

ISRAELE RIAPRE LA SPIANATA: CHIUSA AGLI EBREI
Alcune centinaia di fedeli islamici sono entrati nella Spianata della Moschee in seguito alla installazione di metal detector in prossimità di due accessi. Lo riferiscono fonti locali. Secondo la portavoce della polizia israeliana i responsabili religiosi islamici del Waqf sono stati esentati dal passare attraverso i varchi elettronici. Un ufficiale di polizia ha intanto informato che oggi non saranno consentite le visite quotidiane di ebrei nella Spianata (per loro, il Monte del Tempio), alla luce della forte tensione che vi permane.

GLI ARRESTI
In seguito all'attentato di venerdì alla Spianata della Moschee di Gerusalemme, la polizia ha compiuto perquisizioni ed otto arresti nella città di Umel-Fahem (nel Nord di Israele) da dove provenivano i tre assalitori. Lo ha detto alla radio militare il comandante della polizia di Gerusalemme Yoram Halevy secondo cui nel corso delle perquisizioni sono stati scoperti «decine di coltelli, fionde, mazze, materiale propagandistico di incitamento, binocoli e petardi, ma non munizioni». La stampa aggiunge che ieri ispezioni analoghe, alla ricerca di possibili nascondigli di armi, sono state condotte dalla polizia israeliana anche nel perimetro della Spianata delle Moschee, alla presenza di
guardiani del Waqf, l'ente per la protezione dei beni islamici in Palestina. Secondo la stampa sono stati trovati alcuni
oggetti contundenti, ma non armi da fuoco. Nelle prossime ore alcuni degli accessi alla Spianata - rimasti sbarrati per motivi di sicurezza da venerdì mattina - dovrebbero essere riaperti al pubblico.
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