Sub e immersioni fatali,
una lunga scia di morte in Campania

Sub e immersioni fatali, una lunga scia di morte in Campania
Domenica 13 Agosto 2017, 17:28 - Ultimo agg. 20:12
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Ancora una tragedia. Oggi a Ischia due morti, con una vittima giovanissima. Si allunga così la scia di vittime in Campania per immersioni rivelatesi fatali. In tre persero la vita l'anno scorso a Palinuro. Altri quattro nel 2012 sempre nella stessa località del Cilento. Insomma, nove morti in cinque anni ed altri sette dal 1984 al 1998.

Il 19 agosto dell'anno scorso furono Mauro Cammardella, titolare di un centro diving, l'istruttore Mauro Trancredi e il sub Silvio Anzola a morire durante un'immersione nella grotta della Saletta a Palinuro. Il corpo di Anzola fu recuperato diversi giorni dopo perché rimasto intrappolato in un cunicolo. I tre sub erano partiti con una barca a bordo della quale c'erano 12 persone ma una volta arrivati alla grotta si erano divisi in sottogruppi: Cammardella, Tancredi e Anzola erano andati in quello che era considerato il punto più pericoloso e profondo.
 

 

Palinuro: grotte bellissime, angoli suggestivi di mare che ogni anno richiamano centinaia di sub nel mare della frazione del comune di Centola, in provincia di Salerno ma che però talvolta risultano pericolose anche per i più esperti. E così il 30 giugno 2012 in una immersione, sempre nelle stesse acque, persero la vita quattro sub. L'incidente avvenne nella zona della Grotta del Sangue. In quell'occasione altre quattro persone però riuscirono a salvarsi. Fu il fango che si sollevò all'interno della grotta a far perdere l'orientamento dei quattro sub. Il 2 settembre 1998 morirono nei fondali della Grotta Azzurra di Palinuro due subacquei milanesi. Un altro incidente, invece, avvenne nel 1996 quando a perdere la vita furono tre cittadini polacchi durante una immersione nella zona nella grotta denominata «Scaletta» a Punta Iacco.

Nel 1984, il 16 agosto, morirono due giovani speleologi subacquei friulani. Stavano esplorando una grotta sottomarina nelle acque della «Cala Fetente» a Palinuro, lo stesso luogo dove è avvenuto l'incidente del 19 agosto dell'anno scorso.

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