Elena Ferrante, «L'amica geniale» fa ciak a Caserta

Elena Ferrante, «L'amica geniale» fa ciak a Caserta
di Diego Del Pozzo
Martedì 10 Ottobre 2017, 10:20
3 Minuti di Lettura
La Napoli popolare del rione Luzzatti degli anni Cinquanta raccontata da Elena Ferrante in L'amica geniale riprende nuova vita alla periferia di Caserta, negli spazi enormi dell'area industriale dismessa ex Saint Gobain, dove ieri sono iniziate le riprese dell'attesissima serie-kolossal «The Neapolitan Novels» prodotta da Wildside e Fandango per Rai e Hbo con la regia di Saverio Costanzo.

L'ambizioso progetto televisivo, già pre-venduto in mezzo mondo, si svilupperà lungo un arco narrativo di ben quattro stagioni per un totale di 32 episodi da 50 minuti ciascuno, in modo da trasporre in immagini l'intera quadrilogia-bestseller della Ferrante, pubblicata in Italia da e/o edizioni e composta anche dai successivi romanzi Storia del nuovo cognome, Storia di chi fugge e di chi resta e Storia della bambina perduta.

Il cast ancora misterioso, composto soprattutto dalle bambine e dai bambini selezionati in Campania nei mesi scorsi, al termine di una selezione che ha coinvolto per quasi un anno oltre 5.000 candidati di tutte le età, s'è dato appuntamento ieri mattina di buon'ora negli ampi capannoni dismessi alla periferia del capoluogo di Terra di lavoro, in un'area individuata dalla produzione per ospitare la complessa ricostruzione scenografica della Napoli anni Cinquanta, nella quale iniziano le avventure delle due protagoniste Lila Cerullo ed Elena «Lenù» Greco, che la Ferrante poi racconta attraverso i decenni, come amiche e rivali, giovani donne alle prese con la ferocia del rione, quindi madri consapevoli e disperate, in un continuo rovesciamento di destini che giunge fino ai giorni nostri.
Dopo mesi di lavoro, l'ex Saint Gobain è stata trasformata in un autentico studio cinematografico, all'interno del quale sono stati costruiti ben sei edifici quasi completi, le strade principali, la scuola, la facciata della chiesa, i giardinetti e altri dettagli scenografici del rione Luzzatti di Napoli così com'era una cinquantina d'anni fa.

L'ambientazione d'epoca, quindi, sarà completata grazie all'inserimento delle numerose location individuate in alcuni borghi del Casertano nei dintorni del capoluogo, grazie al supporto logistico-organizzativo della Film Commission Regione Campania e delle amministrazioni locali. Gli edifici ricostruiti servono per ospitare le riprese in interni che caratterizzeranno soprattutto la prima stagione della serie, interamente ambientata nel rione Luzzatti con Lila e Lenù ancora bambine. L'idea della produzione è di lasciare il set intatto, però, anche per le successive stagioni, nelle quali comunque il quartiere d'origine delle protagoniste è destinato a ritornare in scena.

Come si conviene a ogni kolossal internazionale, la lavorazione di «The Neapolitan Novels» sarà lunga e articolata. La prima fase delle riprese, nella quale saranno interamente realizzati i primi due episodi della serie, andrà avanti senza pause fino all'inverno inoltrato, nei primi mesi del 2018, per poi fermarsi per alcune settimane e riprendere nella tarda primavera, in modo da poter usufruire dei cambiamenti climatici e, di conseguenza, delle suggestioni visive tipiche delle stagioni calde. Per trasformare i romanzi in narrazione audiovisiva, il regista Saverio Costanzo ha lavorato assieme agli sceneggiatori Francesco Piccolo (non a caso casertano) e Laura Paolucci, mentre la produzione è firmata da Lorenzo Mieli e Mario Gianani per Wildside e Domenico Procacci per Fandango.

La serie tv tratta da L'amica geniale è destinata ad aumentare ulteriormente la popolarità, anche internazionale, di Elena Ferrante, la misteriosa scrittrice napoletana che, da sempre, cela la sua vera identità dietro l'anonimato e che oggi è certamente l'intellettuale italiana contemporanea più popolare al mondo (oltre un milione e duecentomila copie dei suoi libri vendute nei soli Stati Uniti e Canada), come confermato nei mesi scorsi anche dal settimanale «Time», che l'ha inserita nell'elenco dei 100 artisti più influenti del 2016.
© RIPRODUZIONE RISERVATA