Il picco è previsto per la notte tra sabato 21 e domenica 22 ottobre, se osservate con un cielo molto limpido e scuro (l'ideale è spostarsi in montagna) se ne potranno osservare più di 30 all'ora, secondo la stima dell'Unione degli astrofili italiani. Il fenomeno sarà visibile almeno fino al 7 novembre.
Le Orionidi sono piccoli frammenti di polveri lasciati dalla cometa di Halley durante i suoi numerosi passaggi ogni 76 anni.
Si incendiano entrando in atmosfera a una velocità di oltre 60 chilometri al secondo lasciando una scia giallo-verde. La Terra ne attraversa ogni anno i residui in due occasioni, a ottobre e a maggio.
Le Orionidi, come tutti gli altri sciami meteorici, ricorrono ogni anno più o meno nella stessa data, perché nel suo moto orbitale la Terra attraversa la stessa parte dello Spazio ogni anno.
Per osservarle al meglio bisogna volgere lo sguardo a est, dopo la mezzanotte, e trovare il braccio di Orione, a metà strada tra questa costellazione e quella dei Gemelli. Quest'anno le condizioni saranno ideali perché la Luna sarà assente dal cielo notturno.