La micidiale tecnica di volo delle zanzare svelata da ultrariprese: ecco perché non ci accorgiamo del loro arrivo Video

La micidiale tecnica di volo delle zanzare svelata da ultrariprese: ecco perché non ci accorgiamo del loro arrivo Video
Giovedì 26 Ottobre 2017, 18:56 - Ultimo agg. 28 Ottobre, 14:49
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La tecnica di volo delle zanzare è l'arma segreta per colpire le vittime senza essere scoperte. Lo rivela un video realizzato da un team di ricercatori dell'università olandese Wageningen insieme ai colleghi dell'Università della California che ha studiato in laboratorio i movimenti di 600 zanzare usando tre fotocamere impostate sui 125.000 fotogrammi al secondo.

L'insetto preso in esame, il cui nome scientifico è Anopheles coluzzii, è uno dei principali vettori della malaria, motivo che ha spinto i ricercatori a studiarne il volo. 





L'obiettivo della ricerca infatti, è acquisire conoscenze fondamentali per contrastare il proliferare di questo tipo di zanzare e di conseguenza la diffusione della malaria e di altri malattie come la chikungunya, di recente tornata d'attualità. Come viene mostrato nel video in slow motion, la zanzara poco prima di aver finito il suo pieno di sangue, esattamente 30 millisecondi prima del decollo, inizia a battere le ali più velocemente, con una frequenza di 600 battiti al secondo, contemporaneamente aumenta la pressione delle sue lunghe gambe fino a spiccare il volo.

A differenza di altri insetti simili studiati dai ricercatori, le zanzare sfruttano la velocità delle ali e la lunghezza delle gambe, che consente loro di fuggire dalla vittima senza che questa si accorga della loro presenza. Infatti se un moscerino della frutta batte le ali con una frequenza di 200 battiti al secondo, le zanzare anopheles hanno una velocità tripla.

Ma il segreto non è solo nella rapidità, piuttosto nella tecnica, come spiega Sofia Chang dell’Università della California: “Le zanzare spingono con le gambe molto leggermente, o forse non spingono affatto, ma si sollevano solo con le ali” per questo “non le sentite andarsene dalla vostra pelle” a differenza di altri insetti il cui decollo è più pesante, quindi percepibile dall'uomo.

Il prossimo step dei ricercatori sarà studiare anche l'atterraggio delle Anopheles coluzzii per verificare se questa fase ha un impatto lieve sull'uomo quanto il decollo, anche perché in un prossimo futuro, è convinta la ricercatrice americana, lo studio sul volo delle zanzare potrebbe rivelarsi utile nella costruzione di mini-robot. ​
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