Napoli choc, topi morti nelle corsie dell'ospedale: sospese le radioterapie all'Ascalesi

Napoli choc, topi morti nelle corsie dell'ospedale: sospese le radioterapie all'Ascalesi
di Melina Chiapparino
Lunedì 4 Dicembre 2017, 13:04 - Ultimo agg. 18:56
3 Minuti di Lettura
Stop alle radioterapie per la presenza sospetta di topi morti in ospedale. L'emergenza è scoppiata all'Ascalesi, l'ospedale nel cuore di Forcella dove, da questa mattina, sono sospese tutte le attività cliniche normalmente svolte nell'Unità di Radioterapia.

La puzza nell'area interdetta è così forte che i sanitari hanno richiesto l'immediata bonifica e disinfezione degli ambienti dove sospettano ci siano carcasse di topi. «Si fa presente la presenza di miasmi nauseabondi correlabili alla presenza di roditori morti nelle controsoffittature - denuncia la nota indirizzata alla direzione sanitaria dai responsabili del reparto - e pertanto si richiede un immediato intervento di rimozione e disinfezione».

Per ragioni igieniche sanitarie ogni attività prevista oggi nel reparto di Radioterapia è dunque sospesa in attesa del riscontro urgente da parte dell'Asl e degli uffici competenti in materia.

Sull’emergenza scoppiata questa mattina all’Ascalesi, sono scattati i provvedimenti dell’Asl Napoli 1 ed è stata diramata una nota ufficiale a firma di Mario Forlenza, manager ai vertici dell’azienda sanitaria locale. Da questa mattina, il reparto di Radioterapia del nosocomio nel cuore di Forcella è stato interdetto allo svolgimento delle attività cliniche a causa di una forte puzza che ha allarmato medici e infermieri. I responsabili del reparto hanno richiesto l'immediata bonifica e disinfezione degli ambienti dove sospettavano le carcasse di topi. «Si fa presente la presenza di miasmi nauseabondi correlabili alla presenza di roditori morti nelle controsoffittature – c’era scritto nella nota indirizzata alla direzione sanitaria - e pertanto si richiede un immediato intervento di rimozione e disinfezione».

La direzione dell’Asl Napoli1, in merito alla vicenda, ha precisato in una nota che «sulla base di quanto riferito dal Direttore Sanitario del Presidio, trattasi del ritrovamento della carcassa di un unico topo trovato morto nella controsoffittatura dei locali di radioterapia». Forlenza ha specificato che la direzione del plesso è subito intervenuta per la rimozione della carcassa accertando anche le condizioni delle condotte areauliche, non interessate dal problema. «È stata programmata la bonifica e la disinfezione della controsoffittatura e dei locali interessati per oggi stesso nel primo pomeriggio - si legge nella nota - Le visite cliniche non sono state interrotte ma effettuate presso altro ambulatorio medico e l’unica sospensione, per ovvie ragioni igienico sanitarie e per consentire la disinfezione ha interessato le terapie radianti ma soltanto per la giornata di oggi».

Secondo quanto predisposto dall’Asl, da domani la Radioterapia riprenderà il suo funzionamento ordinario. Sulla vicenda, c’è chi ha puntato il dito sulla gestione delle pulizie negli ospedali. «Dai primi controlli è emerso che, purtroppo, c’era effettivamente un topo morto - ha dichiarato Borrelli - si rende ancor di più necessario l’avvio di un’indagine interna per capire per quale motivo si sia arrivati a questo». A chiederlo è il presidente del gruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità. «Sulla gestione delle pulizie negli ospedali campani purtroppo c’è ancora tanto da fare e il primo passo è quello di chiudere tutti gli appalti in corso che, nella maggior parte dei casi, sono prorogati da anni e oggetto anche di diverse indagini della magistratura per farne subito di nuovi escludendo tutte le ditte colpite da interdittive antimafia», ha aggiunto Borrelli.

Anche i cinquestelle della Regione hanno chiesto più controlli. «Questo caso non sia il pretesto per continuare a chiudere o a depotenziare le nostre strutture ospedaliere, ma per investire nel renderle più dignitose e adeguate - ha dichiarato Valeria Ciarambino, consigliere regionale pentastellato - alla luce di questa vicenda va necessariamente avviata una riflessione sullo stato di tutte le strutture e dobbiamo, però, registrare che l’unico investimento che sta a cuore a De Luca, quando si parla di Sanità, è rappresentato dagli stipendi dei suoi manager».


 
© RIPRODUZIONE RISERVATA