«Vergine fino al matrimonio, ma sono pentita perché mio marito è un disastro» e si consola in ufficio...

"Vergine fino al matrimonio, ma sono pentita perché mio marito è un disastro" e si consola in ufficio...
"Vergine fino al matrimonio, ma sono pentita perché mio marito è un disastro" e si consola in ufficio...
Lunedì 4 Dicembre 2017, 21:48 - Ultimo agg. 5 Dicembre, 08:46
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Tornando indietro farebbe un'altra scelta la 27enne che ha raccontato la sua vita sessuale e matrimoniale in una lettera alla rubrica del "Corriere della Sera". Voleva arrivare vergine fino alle nozze, ma l'uomo di cui era innamorata sotto le lenzuola è stato una delusione. 

"Sono sempre stata - spiega nella lettera - quello che si definisce una 'brava ragazza', diplomata e laureata a pieni voti, credente e praticante, rispettosa verso la famiglia, riservata e un po’ schiva nelle relazioni con l’altro sesso. Tant’è vero che prima dell’università non ho mai avuto un fidanzato. E’ lì, fra corsi e aule, che conosco il mio primo fidanzato che è anche mio marito. Avevo 19 anni".

A 25 anni arriva il matrimonio e la tanto sospirata prima notte. "Un esito disastroso", dice lei. "Diciamo che io avevo molta paura e mi aspettavo una cosa molto più dolce e romantica, mentre lui è partito in quarta, credo erroneamente 'illuso' anche dai porno che non mi ha mai nascosto di guardare di tanto in tanto...". "Tornassi indietro ora, sicuramente rivedrei la scelta di non avere rapporti prima del matrimonio", perché "la chimica, mi rendo conto, o c’è, o non c’è". 

"Siamo insieme da 8 anni e mezzo e sposati da tre. C’è da dire che non è mai stato il suo forte farmi sorprese, regali, cose romantiche, che di tanto in tanto sarebbero apprezzate. Anche perché nella nostra storia, io l’ho sempre tanto aiutato, sotto tanti punti di vista, tra i quali quello economico (lui viene da una famiglia molto povera)".

L'approccio "porno" resta negli anni e lei decide di consolarsi: "Un collega nuovo che ha 8 anni in meno di me. Mi guarda in 'quel modo', non nasconde il fatto che gli piaccio e mi corteggia per mesi in tutti i modi possibili, ma senza mai essere pesante. Mi guarda, mi scrive sui social, mi regala fiori (quelli di campo, presi dal giardino, i più belli!), mi aspetta fino alla fine del lavoro per fermarsi a parlare con me, mi cerca quando sono sola nei corridoi. E mi accorgo che lui mi piace, tanto. Mi accorgo che c’è una chimica tra di noi, che ci basta uno sguardo per essere in contatto".

A una festa, scatta il primo bacio. "Io pensavo di essere impazzita, mi sono sentita da una parte inondata di sensi di colpa, di inadeguatezza, io 'la brava ragazza di sempre' e dall’altra parte ero felice da camminare un metro da terra! Finalmente ci eravamo reciprocamente aperti e confessati, finalmente ce lo eravamo detti. Sono seguiti baci e incontri furtivi, nei posti più impensabili e rischiosi, entrambi aspettavamo di incontrarci da soli, lontani da tutti".

Infine il sesso: "La passione, questo tipo di passione, l’ho scoperta solo con lui. C’è un secondo incontro, sempre a casa mia, e succede: facciamo l’amore. Facciamo l’amore, come non l’ho mai fatto prima. Mai. Vorrei che il tempo si fermasse: lui è dolce, romantico, mi nutre di quella passione e di quell’amore che non ho mai avuto prima. Succede un’altra volta, ed è sempre più bello e più magico". E ora non sa cosa fare.

 
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