Terremoto a Ischia, ora De Luca vuole la nomina a commissario

Terremoto a Ischia, ora De Luca vuole la nomina a commissario
di Adolfo Pappalardo
Mercoledì 6 Dicembre 2017, 09:49
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«Non farò mai il commissario: serve un tecnico che stia ad Ischia 24 ore su 24», rispondeva rizelato il governatore De Luca a fine agosto ai giornalisti che gli chiedevano della sua mancata nomina. Dopo qualche ora arriva invece l'incarico, firmato dal numero uno della Protezione civile, per l'architetto Giuseppe Grimaldi ma a commissario delegato per l'emergenza terremoto di Ischia. Solo una casella da iscrivere nelle ore successive alla scossa per le operazioni più urgenti perché ora nei disegni del governatore c'è quella più importante: la poltrona di commissario straordinario per la ricostruzione. Che dovrebbe, naturalmente, ricoprire lui. Con una dotazione di circa 50 milioni di euro per dare avvio subito alle prime pose in opera in favore di famiglie e attività imprenditoriali messe in ginocchio dopo il tremendo evento sismico del 21 agosto.

Tutto in mano al governatore De Luca, stando ad un emendamento che alcuni deputati campani del Pd stanno per presentare alla legge di bilancio in discussione in queste ore prima dell'ok definitivo entro le vacanze di Natale. Nero su bianco per inserire la nomina a commissario straordinario nelle misure previste per Ischia. Lo stesso schema, un emendamento in commissione Bilancio (passaggio propedeutico alla manovra finanziaria di Stabilità), di un anno fa per la contestatissima (ma poi passata) nomina a commissario per la sanità campana anche se prima espressamente vietato dalle norme. Questa volta, invece, quello per la nomina di numero uno sulla ricostruzione post-sisma per De Luca è lo stesso iter che fu previsto con il governatore dell'Emilia Romagna Vasco Errani dopo il terremoto del 2012.
 
Ma attenzione perché anche questa volta potrebbero esserci diversi mal di pancia in Campania. Il 9 novembre scorso, infatti, De Luca presso la sede della Regione nella Capitale ha convocato una riunione con una delegazione bipartisan di parlamentari campani a cui ha illustrato una serie di emendamenti al pacchetto sisma già preparati con il comitato degli sfollati e con i sindaci dell'isola verde. Da un apposito fondo con un primo stanziamento di risorse sino alla sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari. Senza dimenticare un passaggio: come stanziare risorse per gli immobili distrutti o seriamente danneggiati che risultano abusivi o comunque in attesa di una risposta a vecchie domande di condono. Perché, leggi alla mano, questi ultimi non potrebbero beneficiare di alcun contributo per la ricostruzione e serve quindi una figura commissariale per bypassare le norme vigenti. Temi su cui anche i parlamentari di centrodestra si sono detti d'accordo e pronti al sostegno. Ma nell'incontro di una eventuale nomina a commissario per la ricostruzione nelle mani di De Luca non se ne è mai discusso o accennato, ricorda chi c'era. E non è detto che il clima d'intesa bipartisan stabilito un mese fa nella riunione romana possa rimanere tale non appena i deputati democrat presenteranno l'emendamento per nominare commissario il governatore. Senza contare il sindaco di Napoli de Magistris. «Da quando faccio politica ho sempre espresso grandi perplessità per queste reiterate nomine di commissari», diceva l'ex pm a fine ottobre quando fu solo ventilata la possibilità che De Luca sedesse al vertice della struttura straordinaria. Anche perché la stessa poltrona, ma sarebbe un'ipotesi remotissima, potrebbe andare anche in testa al vertice della Provincia (attuale Città metropolitana). Cioè de Magistris.
 
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