Donazione degli organi, Campania da record: più 20% in un solo anno

Donazione degli organi, Campania da record: più 20% in un solo anno
di Ettore Mautone
Giovedì 28 Dicembre 2017, 10:35
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La chirurgia dei trapianti d'organo è la punta di un iceberg che qualifica l'efficienza di un sistema per la salute dei cittadini e che testimonia l'efficacia e la buona qualità dell'assistenza chirurgica e clinica del tessuto sanitario locale. Il nodo principale di tale attività risiede nel limitato numero di donazioni. Ma nel 2017 la Campania segna un vero e proprio record assoluto con un significativo incremento rispetto al 2016 (del 20%). In particolare sono stati segnalati in totale, nel corso dell'anno, 170 potenziali donatori di organi e tessuti. L'indice di donazioni per milioni di abitanti passa dal 13,6 del 2016 al 16,9 del 2017 con un aumento di 3 punti percentuali per milione di abitanti. Per converso il tasso di opposizioni dei familiari alla donazione si riduce dal 42,9% al 38,9%, rappresentando anche in questo caso uno dei valori più bassi mai registrato in Campania.

A cosa sono dovuti questi successi? Senza dubbio si tratta di risultati conseguiti anche grazie al lavoro di tutte le Unità operative di Anestesia e Rianimazione dei principali ospedali della Regione. Nell'efficienza di questa rete si radica il consenso all'espianto nei casi di sfortunati incidenti e nelle patologie cerebrali che causano danni irreversibili. Oltre all'attività, ormai consolidata, della rianimazione del Cardarelli, che macina un notevole numero di donazioni, anche in relazione ai grandi numeri e accessi registrati in pronto soccorso, da segnalare c'è l'incremento di attività dell'azienda ospedaliero universitaria Ruggi di Salerno (con 23 segnalazioni e 15 donazioni). Degna di nota anche l'attività della Casa di Cura Villa dei Fiori di Acerra che è una delle pochissime strutture accreditate dotate di pronto soccorso. Ma i dati sono in aumento anche al presidio ospedaliero Santa Maria della Pietà di Nola, presso la Fondazione Evangelica Villa Betania di Napoli e ad Aversa, in Provincia di Caserta.
 
Un altro record da segnalare è quello dei trapianti di fegato realizzati al Cardarelli dall'equipe chirurgica di Walter Santaniello, erede di una grande tradizione di trapianto per quest'organo che, lavorando a stretto contatto di gomito con il team anestesiologico di Ciro Esposito, che è passata dai 42 trapianti del 2016 ai 56 effettuati nel corso di quest'anno con un incremento percentuale di 33,5 punti. Qui ancora al palo ci sono le attività di trapianto pediatrici sebbene l'equipe di cardiochirurgia pediatrica guidata da Guido Oppido abbia macinato nell'ultimo anno centinaia di interventi di cardiochirurgia pediatrica ad elevata complessità.

Attività che fa il paio con gli eccezionali interventi eseguiti al policlinico Federico II da Gaetano Palma sebbene in numero esiguo per la scarsa affluenza di piccoli pazienti dalla rete del trasporto neonatale che spesso dirotta i piccoli cardiopatici al Monaldi. Auspicabile su questo fronte un lavoro in rete per raggiungere quella massa critica di casi e quella qualità e continuità assistenziale indispensabile per la riattivazione del centro trapianti pediatrici del Monaldi messo in stand-by del centro nazionale trapianti.

Intanto si consolida in Campania anche l'attività dei trapianti di rene: un fronte su cui lavorano due equipe di camici verdi, quella guidata da Paride De Rosa al Ruggi di Salerno e l'altra di cui è leader Michele Santangelo presso l'Azienda ospedaliera universitaria Federico II. Stabile l'attività dei trapianti di cuore che vede impegnata l'equipe di Ciro Maiello responsabile dell'unità operativa del Monaldi che, come da trend nazionale, risente dell'incremento dell'età media dei donatori di organi (circa 57 anni). Per il prossimo anno è inoltre in programmazione l'audit del Centro nazionale trapianti propedeutico alla riapertura del programma di trapianto cuore pediatrico al Monaldi. Sempre nell'ospedale collinare è previsto l'avvio del percorso di follow-up delle fasi che precedono e seguono il trapianto di polmone effettuato da pazienti campani presso i Centri attivi in altre Regioni Italiane così come già avviene per quelli pediatrici.

Per incentivare le donazioni nel corso del 2017, sono stati attivati in tutta Italia, presso le varie Asl territoriali, gli sportelli informativi sull'attività di donazione e trapianto nell'ambito del Progetto denominato Sportello amico trapianti. Uno sportello presso cui i cittadini possono ottenere informazioni sui percorsi assistenziali per i pazienti e registrare la propria dichiarazione di volontà. In Campania è prevista per il 2018 l'apertura di 4 nuovi sportelli di questo tipo presso le Aziende ospedaliere sede di Centri trapianto e dunque il Cardarelli, il Monaldi, il Policlinico collinare e il Ruggi di Salerno. Le novità targate 2018 non si fermano qui: per incentivare e consolidare le donazioni d'organo è inoltre prevista, nell'ambito dell'attuazione del rilascio della carta d'identità elettronica (iter che sarà ultimato entro il 2018) l'attivazione del Servizio di registrazione della dichiarazione di volontà la cui regia e anagrafe sarà tenuta in collaborazione con il Centro regionale trapianti. Ad oggi, già in 90 Comuni campani è possibile usufruire di questo Servizio dove sono state registrate, dalla scorsa estate, circa 50 mila dichiarazioni di volontà. Entro il 2018 tale protocollo sarà esteso a tutti i 550 comuni della Regione. Una piccola medaglia la Regione Campania la conquista inoltre per essere stata scelta come una delle regioni pilota per il progetto Difendi la Patria, dai valore alla Vita che promuove la donazione di organi e tessuti nell'abito delle Forze armate.

 
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