«Per portare a termine il lavoro ci sono voluti 10 mesi - spiega il maestro Cantone - È un presepe particolare, che fa riflettere, incentrato per la prima volta sulle 7 opere di misericordia corporali». «Il volto dell'angelo è un omaggio al Bernini, le sculture della scena 'Vestire gli ignudì riprendono alcune sculture di Giuseppe Sammartino. 'Per seppellire i mortì, come si evince dal braccio penzolante, è ispirata alla 'Deposizione di Cristò del Caravaggio - aggiunge l'artista - Nella scena 'Visitare i carceratì, con l'uomo in prigione, di cui si vedono volutamente solo testa e mani, c'è un'unica sbarra anziché una grata, poiché questa rappresenta la prigionia spirituale determinata dall'assenza di Dio nella vita delle persone.
Accanto, il vecchio che rappresenta la saggezza porge la Luce, simbolo del Signore, al detenuto».