La gang che assalta i parcometri
cinquemila euro spariti in un mese

La gang che assalta i parcometri cinquemila euro spariti in un mese
di Giovanna Di Giorgio
Venerdì 12 Gennaio 2018, 06:45 - Ultimo agg. 08:07
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Un obolo da pagare a propria insaputa. Non tanto una nuova modalità di questua, quanto un’estorsione. Impropria, certo, ma pur sempre un’attività illecita. E remunerativa per chi la compie. Perché, di moneta in moneta, nel solo mese di dicembre il danno arrecato agli automobilisti da chi manomette i parcometri in città, ostruendo il bocchettone da cui i dispostivi erogano il resto dei soldi spesi per il ticket sosta, arriverebbe almeno a 5mila euro. Tanto per essere considerata una bravata. Troppo per non indurre Salerno Mobilità a una risposta immediata. Che, tra l’altro, prevede veri e propri appostamenti per cogliere in flagrante i ladruncoli dei parcometri.

La società in house del Comune di Salerno, dunque, in attesa che la denuncia sporta alla Procura della Repubblica faccia il suo corso, corre ai ripari. E lo fa con una serie di attività già in cantiere. «Una prima difesa è quella di coinvolgere direttamente gli utenti – spiega Massimiliano Giordano, amministratore unico di Salerno Mobilità - Stiamo realizzando appositi adesivi da affiggere su ogni parcometro attraverso i quali invitiamo gli automobilisti a verificare, per la restituzione del resto, che non vi siano ostruzioni nello sportellino». In effetti, rimuovere gli oggetti introdotti nel bocchettone non è un’operazione complessa. Cartoncini, plastica, stoffa e spugne non sono visibili dall’esterno, ma basta infilare la mano nello sportellino per estrarli. «Invito gli utenti a segnalarci ogni malfunzionamento ma anche eventuali movimenti sospetti», aggiunge Giordano.

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