Caserta, crescono i tumori
ma le cure sono più efficaci

Caserta, crescono i tumori ma le cure sono più efficaci
di Ornella Mincione
Martedì 16 Gennaio 2018, 12:11
3 Minuti di Lettura
«Un lieve aumento dell'insorgenza delle malattie neoplastiche con una mortalità che, tutto sommato, resta costante». A dirlo è Angelo D'Argenzio, direttore del servizio Registro Tumori dell'Asl di Caserta, commentando a grandi linee i dati, ancora in fase di elaborazione, del secondo triennio preso in esame dal team del Registro Tumori, ovvero gli anni 2011, 2012 e 2013.

«I dati di questo secondo triennio saranno resi noti solo da quest'estate - spiega il direttore D'Argenzio -. I numeri, però, volendo guardare in linea generale, sono più o meno simili. Soltanto un importante evento catastrofico potrebbe infatti alterare in modo sensibile il quadro della situazione nel giro pochi anni». Detto questo però, «il rischio dell'insorgenza tumorale non è legata soltanto all'ambiente. A prova di ciò, ci sono i dati dell'Arpac, secondo cui su 300 ettari di terreni con agenti inquinanti, soltanto il 12% è stato interdetto alla coltivazione». E sono terreni della provincia di Napoli. «Ci sono anche i diversi fattori di rischio, non legati all'ambiente, presenti ovunque».
Ponendo tali premesse, il direttore del Registro Tumori dell'Asl di Caserta ha evidenziato come «esiste un lieve aumento dell'incidenza delle malattie neoplastiche, vale a dire dell'insorgenza di nuovi casi. Si tratta di un piccolo aumento: a naso, 100 casi su 5.000 - ha spiegato D'Argenzio -. Un dato che non è correlato alla mortalità, che invece resta costante, almeno ad una prima occhiata dei dati».

E' anche vero, però, che «nonostante l'insorgenza di tumori maligni, esistono le terapie. Dunque, si muore in misura inferiore, rispetto all'aumento dei nuovi casi. Questo è un discorso non focalizzato al nostro territorio, ma ai dati scientifici relativi alla mortalità legata ai tumori. Tempo fa morivano otto persone su dieci, oggi ne muore una su due. Si è passati dall'80% di mortalità, al 50%».

 

Notizie positive per la sfera pediatrica. «Le forme neoplastiche dei bambini sono più suscettibili di guarigione - ha continuato D'Argenzio, prendendo i dati del Registro Tumori infantili della Campania -. le malattie del sangue nei bimbi sono più frequenti, ma i decessi sono di numero inferiore all'atteso».

Dunque, non è lontano il momento in cui verranno pubblicati i dati del secondo triennio analizzato dal Registro Tumori del'Asl di Caserta: «solo in quel momento potremmo compiere un confronto tra i due trienni e capire se effettivamente ciò che si è messo in moto per la Terra dei Fuochi (normative, commissioni, azioni) è stato effettivamente avviato e potrà produrre risultati», è il commento del direttore del servizio casertano. Intanto, «non bisogna dimenticare che l'insorgenza dei tumori maligni non è soltanto effetto dell'ambiente. Fattori di rischio come il fumo o l'inquinamento da smog prodotto dalle auto, sono allo stesso modo determinanti per l'insorgenza delle patologie tumorali. Anche questi fattori devono essere monitorati, per giungere ad un unico obiettivo: la tutela della salute», ha concluso il direttore D'Argenzio. È chiaro che molto può fare il progresso della scienza medica in tal senso ma anche la prevenzione per quanto riguarda gli stili di vista e la limitazione dei fattori di rischio, come l'inquinamento, che dipendono dall'ambiente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA