Sanremo, Noemi: «Sarò una donna forte in un Festival poco rosa»

Sanremo, Noemi: «Sarò una donna forte in un Festival poco rosa»
Sabato 27 Gennaio 2018, 16:37 - Ultimo agg. 19:34
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Sono solo quattro le donne in gara, tra i Big, al prossimo festival di Sanremo. «Davvero poche - ammette Noemi, che insieme a Nina Zilli, Annalisa ed Ornella Vanoni porta fiera la bandiera rosa all'Ariston -. Sarà mio compito portare sul palco l'immagine della donna forte. Il tema 'donnà oggi è molto attuale e mi sembra interessante questo movimento che si è creato, questa collegialità, le proteste. Oggi l'immagine della donna è in continuo cambiamento». La cantante romana, in gara con il brano «Non smettere mai di cercarmi», torna al festival per la quinta volta (ogni due anni dal 2010). Una habitué, ormai. «È sempre bello essere invitati. Perché uno si propone, sì, ma è il direttore artistico che poi decide.
 



E non è mica vero che va meglio con il tempo, uno cresce, diventa più maturo e più consapevole. Insomma le ansie si vanno a sommare», spiega Noemi, con la sua risata travolgente, e aggiunge: «è sempre una bella occasione, Sanremo è come se fosse un pò i Grammy italiani». Il brano sanremese è «un pezzo semplice e potente, con uno slogan pazzesco, che spero la gente possa urlare in macchina cantando insieme a me alla radio». Idealmente è il seguito di «Sono sono parole». «Nel bridge cantavo 'ora penso il tempo che ho passato con te ha cambiato per sempre ogni parte di mè. Ecco si riparte da quella frase per parlare di ciò che ci rimane degli altri quando ci lasciano, quando li perdiamo di vista, perché non siamo più quelli che eravamo prima di incontrarli.

Mette in musica l'equazione dell'amore». «Non smettere mai di cercarmi» farà parte di Luna, il nuovo album di Noemi che uscirà il 9 febbraio (Sony Music), nella settimana del festival ed è stato anticipato dai singoli «Autunno» e «I miei rimedi». «Un disco molto variegato, abbastanza lunatico, diverso da quelli che lo hanno preceduto. C'è una parte elettronica e un'altra blues e rock. A fare da fil rouge la mia voce», racconta. Un disco che porta anche collaborazioni e firme diverse, compresa quella della stessa Noemi. «Da tempo scrivo per i fatti miei, è un bel traguardo». Tra gli autori che si sono messi a disposizione della sua voce Tommaso Paradiso, Tricarico, Giuseppe Anastasi. «Autori diversi, accomunati dalla sincerità con cui scrivono. Paradiso è molto ironico, Tricarico è molto poetico». Il titolo è un omaggio a Dillo alla Luna di Vasco, ma anche e soprattutto alle donne. «La Luna è un'immagine molto femminile. Nel disco c'è anche il brano Luna storta, volutamente ho tolto l'aggettivo». E un omaggio a Lucio Dalla, con Domani. «Dalla è tra miei autori e voci preferite nel panorama italiano.
E dico 'è' perché lui vivrà sempre nella musica che ha fatto. In questa canzone, che ha delle immagini pazzesche, parla di un rapporto che non c'è più ed è bel collegamento con la canzone di Sanremo». A dirla tutta, Domani doveva essere già nell'album «Cuore d'artista». «Era la cover che avevo scelto per l'ultimo Sanremo, ma poi c'erano già gli Stadio». Ma è più un regalo a se stessa o un omaggio al cantautore bolognese? «Sicuramente è un grosso regalo a me, ma spero che sia un omaggio a lui, perché è veramente grande». «La Luna» sarà live in due speciali appuntamenti il 27 maggio a Roma (Auditorium Parco della Musica) e il 29 maggio a Milano (Teatro degli Arcimboldi), che anticiperanno il tour estivo. «Non vedo l'ora. Ammettiamolo: tutto questo è una scusa per cantare dal vivo».

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