De Girolamo: «Ingannato anche Berlusconi, ho i documenti del cambio»

De Girolamo: «Ingannato anche Berlusconi, ho i documenti del cambio»
di Pietro Treccagnoli
Mercoledì 31 Gennaio 2018, 09:20 - Ultimo agg. 13:15
4 Minuti di Lettura
Nunzia De Girolamo s'è ritrovata seconda nel collegio proporzionale della Camera, il «suo» collegio, quello di Avellino e Benevento e ha gridato al complotto. All'ultimo minuto, poco prima che suonasse il campanello, è stata scavalcata da Cosimo Sibilia. Apriti cielo. Per compensazione è stata collocata come capolista in Emilia Romagna. Ma lei non si è arresa. È andata in tv e ha sparato ad alzo zero contro i vertici campani del suo partito, di Forza Italia.

Onorevole De Girolamo, ha scatenato un putiferio. Se n'è resa conto?
«Sì. Nemmeno quando ero ministro ho ricevuto tante telefonate, una dietro l'altra».

Chi la sta chiamando?
«Tutti gli scontenti d'Italia. Ma non solo. Sto ricevendo i complimenti di persone che nessuno riuscirebbe a immaginare».

Dal suo partito?
«Dalla società civile a tutte le persone che credono ancora in una politica diversa fatta in un partito normale e moderato come Forza Italia».

Per esempio?
«No, non posso dirlo».

In tv lei ha chiesto le dimissioni del coordinatore regionale di Forza Italia, Domenico De Siano, che considera l'artefice del declassamento.
«Sì. Le liste sono state affidate nelle sue mani. Lui è stato al tavolo con Silvio Berlusconi e il presidente aveva detto una parola chiara sul mio conto. Siccome per me Forza Italia è solo Berlusconi credo che De Siano non abbia avuto rispetto del presidente».

Intanto, è stato diffuso un comunicato di Forza Italia nel quale si sostiene che le liste sono state approvate a un tavolo nazionale, all'unanimità.
«Ma io ribadisco tutto quello che ho detto in tv, portando dei documenti. E ribadisco che per me Forza Italia, come indicazione generica, non esiste. Io parlo con Berlusconi, mi fido di Berlusconi e sono sicura che lui al momento opportuno farà quello che è giusto».

Ha parlato con Berlusconi dopo quello che lei ha detto in tv?
«No. Se lui avesse qualcosa da rimproverarmi mi chiamerebbe. Berlusconi che è l'uomo più intelligente che esista, sa bene la verità e conosce le persone e le distingue».

Ma per ora non ha fatto nessuna dichiarazione che appoggi quello che lei sta sostenendo.
«Ma neanche mi ha attaccato».

Ha parlato il partito, Forza Italia.
«Ma Forza Italia chi? Ripeto, per me conta la parola di Silvio Berlusconi».

Non è la stessa cosa?
«Non è la stessa cosa, no. Una cosa sono le sue parole, un'altra i comunicati anonimi. Detto questo, chiudo la polemica».

 
Si aspetta una telefonata di Berlusconi?
«Siccome è il più intelligente di tutti, mi aspetto che faccia la cosa giusta al momento giusto».
Cioè?
«La cosa giusta al momento giusto».
E intanto lei che fa?
«Da dirigente nazionale del partito ho il dovere di andare in Emilia Romagna e di far vincere anche lì Forza Italia. Quindi, come ho promesso ai vertici del mio partito, per me finisce qui, ma la ferita resta aperta. Non è più tempo di continuare la polemica perché siamo in campagna elettorale e gli avversari sono all'esterno del partito. Il nostro obiettivo è mandare a casa il Partito democratico ed evitare il rischio del Movimento CinqueStelle. Per cui, come ho fatto sempre nella mia vita, mi metterò a lavorare duramente in Emilia Romagna per far vincere anche lì Forza Italia».
Ma lavorerà anche nel suo collegio?
«Lavorerò in Emilia Romagna. Nel week end andrò Benevento e in tutte le province campane per parlare con dirigenti amministratori e militanti. Poi però tornerò in Campania dopo le elezioni perché è mio dovere e obiettivo principale rappresentare l'altra Campania. Ho visto comunicati e ho avuto telefonate da tantissimi dirigenti locali, a cominciare da Giampiero Zinzi che è stato fatto fuori dalle liste».
Con De Siano si è sentita?
«Non ho assolutamente nulla da dirmi con De Siano. Io e De Siano siamo due persone politicamente, culturalmente e socialmente diverse».
Nell'intervista in tv ha parlato anche di Mara Carfagna, dalla quale si aspettava un suo intervento per evitare la sua retrocessione.
«Quella notte Mara era al partito con le liste, insieme con De Siano, Cesaro, Russo, Pentangelo, erano tutti insieme. Io sono una donna che difende le donne, al suo posto avrei evitato quello che è successo. Almeno avrei avvisato un'altra donna mia collega. Invece, non ho avuto nessuna chiamata dalla Carfagna, né quella notte, né nei giorni successivi, né dopo la scoperta di quanto fosse accaduto. Mi è dispiaciuto perché non è bello che le donne odino le donne».
Se farà campagna elettorale solo in Emilia Romagna, non c'è il rischio che a Benevento, dove lei è molto radicata, Forza Italia ne esca danneggiata?
«Mi attengo alle scelte del partito nazionale. È stato deciso che sono capolista in Emilia, quindi ritengono che è più importante che io sia lì».
Ma un secondo posto nel suo collegio non è poi tanto svantaggioso.
«Alle elezioni politiche del 2013 in provincia di Benevento raggiunsi il 27 per cento. Sibilia è stato indicato capolista perché evidentemente De Siano è convinto che saprà fare meglio. Spero vivamente che sappia fare meglio. Nell'uninominale sicuramente Fernando Errico riuscirà a vincere le elezioni come merita».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA