Sanremo2018, Favino tra poesia, canzoni e imitazioni: e cita Gabbani

Sanremo2018, Favino tra poesia, canzoni e imitazioni: e cita Gabbani
Martedì 6 Febbraio 2018, 23:17 - Ultimo agg. 7 Febbraio, 16:57
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Pierfrancesco Favino sfoggia le sue qualità da mattatore con un 'blob' musicale in cui miscela poesia, ironia, musica e qualche accenno di imitazioni. Introdotto da Claudio Baglioni, l'attore inizia «il momento culturale» del festival recitando Giacomo Leopardi: «Silvia, rimembri ancor quel tempo della tua vita mortale quando», prima di iniziare a canticchiare «Quando, quando» di Tony Renis. Baglioni lo interrompe per riportarlo sul tema delle parole, Favino torna serio e ricomincia a recitare «Sempre caro mi fu quest'ermo colle», ma poi parte il momento Edoardo Vianello e intona «Con le pinne, il fucile e con gli occhiali» e ancora Eros Ramazzotti urlando «Non riesco a liberarmi, questa vita mi disturba sai...», con una perplessa Michelle Hunziker.

E ancora Zucchero con "Donne" fino al trottolino amoroso di 'Vattene amorè di Minghi-Mietta e «Sarà perché ti amo» dei Ricchi e Poveri, fino a Nilla Pizzi, Renato Rascel e Loretta Goggi. Finale sulle note di Lucio Battisti con Baglioni: «Non sarà un'avventura» e un omaggio al vincitore dell'ultima edizione del festival Francesco Gabbani con "Occidentalis' Karma": «Namastè olè!». 

 
 
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